Qual è stata la tua prima reazione quando il Fenerbahçe ti ha chiamato nel febbraio 2023 mentre eri al Lattes-Montpellier? È stato il tuo agente a fare da intermediario?
“Il mio agente mi ha chiamato quando sono tornato dal TQO in Cina. Sono rimasto molto sorpreso, era qualcosa che non avevo previsto affatto. La mia prima reazione è stata quella di dire: “aspetta, lasciami pensare”. Ero un po' stordito. Ma alla fine non ci pensi molto quando un club di queste dimensioni ti contatta. È stata una grande opportunità. Il mio agente mi ha chiamato mercoledì e dovevo rispondere entro venerdì, che era la scadenza per le licenze nel campionato turco. E sabato mattina ero sull'aereo! Tutto è successo in modo estremamente rapido.
Se al posto di Valérie Garnier ci fosse stato un allenatore straniero, ci avresti pensato di più?
Ci sarei andato comunque, ma forse il pensiero sarebbe stato diverso. Non mentiamo, il fatto che sia un'allenatrice francese che conosco già rende tutto più semplice.
Che approccio avevi prima nei confronti della Turchia? Non è un paese dell'Unione Europea con usanze, uno stile di vita diverso dall'Italia o dalla Spagna?
