Dopo lo striscione filo-palestinese, il PSG prende misure contro gli Ultras

Dopo lo striscione filo-palestinese, il PSG prende misure contro gli Ultras
Dopo lo striscione filo-palestinese, il PSG prende misure contro gli Ultras
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CALCIO – Beauvau chiede responsabilità, e così è stato. Lo striscione esposto mercoledì sera durante la partita di Champions League contro l’Atlético Madrid sta già avendo ripercussioni sui tifosi parigini. A seguito di un incontro tenutosi venerdì 8 novembre tra il Paris Saint-Germain, il governo e la Federcalcio francese, il PSG ha promesso che ora ci saranno controlli preventivi sui tifos.

Questa misura è stata adottata dal club della capitale per “garantire l’assenza di messaggi con connotazioni politiche” all’interno del Parco dei Principi. Il giorno prima, il ministro dell’Interno Bruno Retailleau aveva invitato il club a “dare spiegazioni e vigilare affinché la politica non offuschi lo sport, che deve restare sempre fonte di unità”.

“Questo tifo non c’era posto in questo stadio”, ha reagito anche il ministro alla fine dell’anno solare.


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Questo stand è stato quello dove mercoledì sera il controverso tifo brandito dal Collettivo ultras Parigi (CUP) portava il messaggio “Palestina libera” circondato dai colori rossoblu del club. L’esposizione includeva anche una bandiera palestinese insanguinata, una bandiera libanese, carri armati e una persona che indossava una kefiah. Insieme a questo messaggio è stato spiegato un altro striscione con la scritta “Guerra sul terreno ma pace nel mondo”, come mostrato di seguito.

Erano state annunciate anche altre misure restrittive, anche se la UEFA aveva assicurato il giorno prima che non avrebbe intrapreso alcuna azione contro il PSG, dichiarando che “lo striscione esposto non poteva essere considerato provocatorio o offensivo in questo caso specifico”.

Un’altra misura emersa dopo questo incontro è stata il divieto di accesso al Parco dei Principi per la CUP al di fuori dei giorni delle partite, per un periodo indeterminato. Secondo un’altra fonte vicina ad un partecipante al club, la CUP “non ha rispettato il regolamento”. Per questo motivo, il PSG dovrebbe annunciare “ulteriori sanzioni” nel prossimo futuro.


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Dopo l’incontro, l’entourage del ministro dello Sport Gil Avérous ha dichiarato all’AFP che “un dialogo franco e costruttivo ha permesso di individuare le soluzioni che il PSG si impegna ad attuare a partire dalla prossima partita che si svolgerà al Parco dei Principi”, che si svolgerà si svolgerà il 22 novembre contro il Tolosa.

Durante questo incontro, la FFF era rappresentata dal suo Direttore delle Relazioni Istituzionali e Internazionali, Erwan Le Prévost, mentre il PSG era rappresentato dal suo Direttore Generale, Victoriano Melero. Erano presenti, oltre al ministro, il segretario di Stato per la cittadinanza e la lotta contro la discriminazione, Othman Nasrou, e il prefetto della polizia di Parigi, Laurent Nunez.


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“Se la risposta del club sarà inadeguata, sarà soggetta a interpretazione (… Se non ci saranno sanzioni, il Ministero degli Interni non sarà soddisfatto”, ha commentato anche Othman Nasrou, secondo un partecipante, sottolineando che Beauvau). sarebbe “vigile riguardo alla corretta applicazione delle sanzioni”. Parigi resta quindi sotto sorveglianza.

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