Lione: attivisti filo-palestinesi manifestano contro l'arrivo di Yaël Braun-Pivet, Michel Barnier lo sostiene

Lione: attivisti filo-palestinesi manifestano contro l'arrivo di Yaël Braun-Pivet, Michel Barnier lo sostiene
Lione: attivisti filo-palestinesi manifestano contro l'arrivo di Yaël Braun-Pivet, Michel Barnier lo sostiene
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Lei non si è arresa. Mentre gli attivisti filo-palestinesi hanno manifestato venerdì contro l'arrivo di Yaël Braun-Pivet all'Università di Lione 3, dove sono stati spruzzati slogan ostili a Israele e al Presidente dell'Assemblea nazionale, quest'ultimo si è subito recato lì per uno scambio con studenti di un'associazione universitaria, dopo un viaggio a Neuville-sur-Saône nel Rodano nel quadro della politica di apertura del Parlamento verso il mondo esterno.

Secondo le nostre informazioni, Michel Barnier e Bruno Retailleau hanno chiamato la Presidente dell'Assemblea nazionale dopo il suo intervento per assicurarle il loro appoggio.

VideoYaël Braun-Pivet rieletta presidente dell'Assemblea nazionale

Al microfono di BFMTV, e mentre il ministro degli Interni Bruno Retailleau veniva contemporaneamente sul suo account X per dichiarare “il suo totale appoggio”, Yaël Braun-Pivet deplorava “le caricature” lanciate contro di lui dai suoi avversari .

E per affermare che «non è perché il dibattito pubblico sia difficile di questi tempi che dobbiamo fermarci, continuerò a lottare». E per concludere: “Non mi arrenderò mai”.

Una dichiarazione in forma di risposta a “Yaël vattene da lì” che si legge tra le etichette, tra cui molte “Gaza libera” o “Palestina libera”, scritte nella notte nei pressi dello stabilimento. A metà pomeriggio, diverse decine di manifestanti hanno continuato sulla stessa linea, gridando “Israele criminale, Yaël complice” o “Yaël, vattene da lì, Lione 3 non è tua” vicino all'università.

Diverse organizzazioni di sinistra, tra cui i sindacati studenteschi solidali e l’Unef o le giovani LFI locali, hanno denunciato l’arrivo del leader macronista, definendola in un comunicato stampa “una figura eminente di sostegno incondizionato alle azioni criminali dello Stato israeliano”.

“Mentre i morti causati dalle operazioni israeliane ammontano a decine di migliaia (più di 41.000 morti!), Yaël Braun-Pivet ha osato ancora una volta difendere la consegna di armi a uno stato criminale”, sottolineano i firmatari del comunicato stampa. Il 6 ottobre, su BFMTV, Yaël Braun-Pivet ha dichiarato che “non dovremmo disarmare Israele”, in reazione alle dichiarazioni di Emmanuel Macron che chiedeva la fine delle consegne di armi utilizzate per portare avanti i combattimenti a Gaza.

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