La CGT aveva lanciato un appello, lunedì 4 novembre 2024, per una giornata di sciopero questo venerdì 8 per protestare contro la scomparsa di Fret SNCF e l'accantonamento del treno Saint-Charles Primeur.
Erano diverse decine che si sono radunati questo venerdì 8 novembre, a fine mattinata, occupando la banchina di carico del Train des primeurs a Saint-Charles a Perpignan. Un altro movimento di sciopero era stato lanciato dalla CGT Cheminots di Perpignan e dell'ex Linguadoca-Rossiglione per protestare ancora una volta contro la lenta morte del Train des primeurs.
Un movimento ampiamente seguito poiché l'82% dei conducenti TER, secondo la CGT, nonché un controllore su due, sia in TER che in TGV, avrebbero lasciato il lavoro questo venerdì. L'avviso è durato 24 ore da giovedì sera e ha causato numerosi ritardi e cancellazioni di treni in tutta la parte orientale dell'Occitania. Questi disagi sono tanto più evidenti in quanto si aggiungono, all'inizio del ponte dell'11 novembre, alla sospensione dei collegamenti TGV tra Perpignan, Narbonne, Béziers, Montpellier e Parigi. Risultato di un grande lavoro di ammodernamento che dovrà paralizzare il traffico, o almeno rallentarlo notevolmente, tra l'8 novembre alle 23 e il 13 novembre alle 5.
Da parte dei sindacati, questa giornata rivendicativa è stata solo un giro di prova prima della più grande mobilitazione prevista per il 21 novembre. Mickael Meusnier, segretario della CGT Cheminots di Perpignan, si rallegra già del successo di questo venerdì, al quale “7 o 8 ferrovieri di Cerbère“si è unito radunando Saint-Charles in mattinata. Ci ricorda che dovremo essere uniti nei prossimi incontri per contrastare”le diverse riorganizzazioni“che influiscono sulle loro condizioni di lavoro Anche lui vuole combattere”contro il congelamento dei salari e per la creazione di posti di lavoro“. “Non abbiamo sceltainsiste il leader sindacale catalano, dobbiamo reagire tutti insieme alla situazione di Fret SNCF, all'apertura alla concorrenza di alcune regioni come la PACA o anche all'esternalizzazione di alcuni servizi.“Tanti i temi che saranno alla base dello sciopero del 21 novembre, questa volta a livello nazionale.