Il direttore generale di Energean ha appena rilasciato una dichiarazione, ripresa dai media stranieri, che rafforza l’ipotesi iniziale del Regno. “Abbiamo perforato un pozzo al largo del Marocco, ma i risultati non hanno soddisfatto le nostre aspettative. Quindi non prevedo alcuno sviluppo, almeno da parte nostra”. Se l’informazione fosse confermata, ciò significherebbe la partenza definitiva della società di esplorazione del gas greco-britannica dal Regno.
Come interpretare questo nuovo annuncio? I risultati ottenuti (volumi di gas) sarebbero inferiori a quelli a cui l’azienda è abituata o attesa. Forse sarebbero adatti agli junior i cui volumi gestiti sono decisamente inferiori.
Ricordiamo che lo scorso aprile l’azienda ha rafforzato la sua presenza nell’area del Mediterraneo attraverso il suo ingresso in Marocco. Aveva siglato accordi di partnership con la britannica Chariot per assumere il ruolo di operatore su due licenze offshore marocchine, tra cui la licenza offshore Lixus, dove si trova il progetto di sviluppo del gas Anchois. L’accordo sulla licenza offshore di Lixus ha offerto a Energean il 45% delle quote di questa licenza – e lo status di operatore – in collaborazione con Chariot (30%) e ONHYM (25%).
Immediatamente dopo, la nave di perforazione Stena Forth di Stena Drilling è stata incaricata di perforare un pozzo, con la possibilità di perforare un pozzo aggiuntivo. L’entusiasmo era al culmine. Prima dell’inizio delle perforazioni, le stime di Energean indicavano un potenziale di oltre 1 trilione di piedi cubi (tcf) di gas. Le speranze dell’azienda erano focalizzate su una rapida progressione degli eventi che portassero, in ultima analisi, ad una decisione finale sull’investimento. Ma la delusione c’è stata. I risultati preliminari della campagna di perforazione del pozzo Anchois-3 non hanno confermato la stima pre-perforazione del progetto Anchois gas.
“La campagna di perforazione Anchois East ha permesso di valutare tutti i giacimenti target prima della perforazione, ma i risultati non corrispondono alle aspettative né agli ottimi risultati del precedente pozzo Anchois-2. I principali obiettivi esplorativi sono falliti”, afferma Adonis Pouroulis, CEO di Chariot.
Tuttavia, lo scorso giugno, Energean ha annunciato la conclusione di un accordo relativo alla vendita del suo portafoglio di asset in Egitto, Italia e Croazia a un’entità gestita da Carlyle International Energy Partners. Questa transazione segnò quindi la decisione di Energean di concentrarsi nuovamente esclusivamente sul promettente (all’epoca) giacimento di gas di Anchois, situato in Marocco.
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