l’ultima serie di Star Wars non risveglia il nostro entusiasmo

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Lucasfilm/Disney+ La serie “The Acolyte” debutta su Disney+ mercoledì 5 giugno

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La serie “The Acolyte” debutta su Disney+ mercoledì 5 giugno

SERIE – È ora di (ri)tirare fuori dall’armadio la tua spada laser. O no. Disney+ ha pubblicato i primi due episodi di L’Accolito. La nuova serie dell’universo Guerre stellari si propone di essere molto diverso dai precedenti, innovativo. Abbiamo visto i primi episodi e ci hanno fatto venire voglia di mettere la nostra spada laser in soffitta.

La showrunner della serie Leslye Headland ha fatto diverse promesse nel corso delle numerose interviste rilasciate prima di mettere online la serie, e in particolare ai nostri colleghi di Primo. Massa : L’Accolito viene venduto in serie Guerre stellari che garantisce un fan service minimo, offrendo allo stesso tempo un universo diverso, nuovi personaggi (e una dose XXL di Jedi) con una nuova ambientazione, vale a dire una serie di arti marziali.

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La promessa è generalmente mantenuta. Interessante il tuffo in una nuova era della saga immaginata da George Lucas, dove l’Ordine Jedi regna incontrastato. Alcuni personaggi sono accattivanti, a cominciare da Qimir, interpretato dall’esilarante Manny Jacinto. L’estetica delle “arti marziali” è carina, anche se non “rivoluzionaria” di per sé nell’universo.

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Lucasfilm/Disney+ Manny Jacinto è Qimir in “L’Accolito”.

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Manny Jacinto è Qimir in “L’Accolito”.

Tuttavia, dopo aver visto i primi quattro episodi della serie, ci viene voglia di saperne di più. Un po’ “come al solito” con la serie Guerre stellarie sta iniziando a diventare davvero noioso.

L’Accolito non adempie al contratto

Sulla carta, però, ci siamo imbarcati L’Accolito con la migliore volontà del mondo. Perché la promessa e il programma erano allettanti. L’Accolito è ambientato in un’era mai affrontata prima in film o serie: l’Alta Repubblica, il periodo precedente la caduta degli Jedi. Una serie di omicidi costringe un Maestro Jedi a scavare nel suo passato per completare le sue indagini.

Nel casting di questa serie troviamo volti per lo più ben noti agli spettatori: Jung-jae Lee (Gioco dei calamari) nei panni di Master Sol, Amandla Stenberg (L’odio che dai) interpreta Osha, Dafne Keen (La sua materia oscura) interpreta il padawane Jecki Lon, Charlie Barnett (Bambole russe) interpreta il Jedi Yord Fandar e Manny Jacinto (Il buon posto) interpreta Qimir. Un casting a 5 stelle che non riesce a farci dimenticare la sensazione di “déjà (tutto) visto”.

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LucasFilm/Disney+ Amandla Stenberg nel ruolo di Mae in “L’Accolito”

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Amandla Stenberg nel ruolo di Mae in “L’Accolito”

A dire il vero, ci siamo ritrovati a guardare l’orologio più di una volta. I combattimenti con la spada laser (o il coltello) e altre imprese di forza Jedi non sono più sufficienti a risvegliarci dal nostro torpore. Né lo sono le visite alle cantine, le battaglie tra astronavi, gli alieni colorati e altri cattivi Sith incappucciati.

Franchising Guerre stellari perdendo velocità

Più, L’Accolito non è la prima serie di Star Wars a suscitare da parte nostra sospiri irritati, ed è qui che sta il problema. Prima di lei, c’era Ahsoka, Obi-Wan Kenobie specialmente Il libro di Bobba Fett. Solo nel lotto Il mandaloriano E Andor stanno bene (grazie baby Yoda e Pedro Pascal). La prova è che queste due serie hanno il punteggio più alto dell’universo, sia su Rotten Tomatoes che su Sens Critique.

Stesso discorso per i lungometraggi e per l’ultima trilogia uscita nelle sale con Daisy Ridley e Adam Driver, la cui ultima parte ha ottenuto su Rotten Tomatoes un punteggio del 51%, il più basso tra tutti i film della saga.

Va detto che in 50 anni, con più di 12 film, sei serie live action e ancor di più nell’animazione, l’universo Guerre stellari, stiamo iniziando a conoscerlo molto bene. A rischio di andare vicino all’overdose anche per i fan, che (forse ingenuamente) credono che ogni nuova uscita sia pensata per loro. Non sono sicuro che risponderanno instancabilmente, tuttavia, se la delusione è troppo spesso presente. Nel frattempo, la Disney continua a gestire una macchina ben oliata e molto redditizia.

Ci comportiamo in modo difficile di fronte L’Accolito dopo un eccesso di midi-clori? Forse. Ma forse c’è ancora tempo anche per ricordare una delle linee cult del Maestro Yoda: “Quando avrai 900 anni come me, sarai meno in forma. » E lasciare che il franchise resti senza fiato, si riposi e riacquisti le sue forze. Un breve decennio a Carbonite e poi si riparte?

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