Durante le elezioni americane di martedì 5 novembre, la maggioranza dei repubblicani è stata eletta al Senato, la camera alta del Congresso americano.
Una battuta d'arresto per i democratici. Il Partito Repubblicano ha preso il controllo del Senato negli Stati Uniti dopo le elezioni di martedì 5 novembre, secondo le proiezioni della CNN. Questo partito è escluso dalla maggioranza alla Camera dal 2021.
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Sapendo che il Senato ha 100 seggi, ovvero due per Stato, per ottenere la maggioranza sarebbero necessari 51 seggi. Per eleggere il futuro inquilino della Casa Bianca sono stati chiamati alle urne non solo gli elettori americani, ma anche i deputati e i senatori della Camera dei Rappresentanti. Durante le elezioni del 5 novembre sono stati votati 34 seggi al Senato. Ogni senatore è eletto per un mandato di sei anni.
I repubblicani controllano almeno una delle due camere del Congresso
Con questo risultato i repubblicani sono certi di dominare almeno una delle due camere del Congresso. Resta in gioco la seconda camera, quella dei rappresentanti, che qui è stata vinta dal Partito repubblicano, e nessuno dei due partiti sembra avere un vantaggio decisivo mentre prosegue lo spoglio dei voti nei 50 stati.
Se Donald Trump, in testa alla corsa presidenziale, arriverà davvero alla Casa Bianca, avrà la strada chiara per attuare il suo programma.
L’oscillazione del Senato è stata resa possibile grazie a due successi elettorali, in West Virginia e Ohio. Nel primo Stato, il governatore Jim Justice, sostenuto da Donald Trump, è arrivato primo contro il democratico Glenn Elliott. Nel secondo Stato, il repubblicano Bernie Moreno ha vinto al filo contro il democratico Sherrod Brown, in carica dal 2007.
Da notare che per la prima volta nei suoi 235 anni di esistenza, il Senato avrà due donne nere: Angela Alsobrooks e Lisa Blunt Rochester, due democratiche, rappresenteranno rispettivamente il Maryland e il Delaware in questa camera dominata dagli uomini.
