Dittico di immagini creato il 4 novembre 2024 che mostrano il candidato repubblicano Donald Trump e la candidata democratica Kamala Harris (AFP/JEFF KOWALSKY)
Donald Trump ha vinto due stati decisivi nel suo duello contro Kamala Harris e i repubblicani hanno preso il controllo del Senato, rafforzando ulteriormente la fiducia che regna mercoledì nel suo campo.
Il candidato repubblicano alla Casa Bianca si è aggiudicato la vittoria in Georgia e Carolina del Nord contro il suo rivale democratico, secondo le proiezioni dei media americani.
L'attesa continua negli altri cinque stati che potrebbero influenzare l'esito delle elezioni, mentre altri stati, dove non c'era suspense, hanno emesso i loro verdetti.
Per il momento Donald Trump è in testa con 243 elettori, contro i 194 di Kamala Harris.
L'atmosfera è “positiva” nel campo di Trump, ha detto all'AFP Jason Miller, uno dei più stretti consiglieri dell'ex presidente, e molto più cupa tra i democratici, dato che Kamala Harris ha rinunciato a parlare nella notte.
La sua responsabile della campagna, Jen O'Malley Dillon, ha riconosciuto martedì che il “percorso più chiaro” per raggiungere la fatidica soglia di 270 elettori, sinonimo di vittoria, passa attraverso Wisconsin, Pennsylvania e Michigan, solo tre Stati cardine dei sette in gioco, conosciuti come il “muro blu”.
Donald Trump ha vinto questi tre stati nel 2016 contro Hillary Clinton, Joe Biden li ha ripresi nel 2020.
– “Ansioso” –
Sostenitori della candidata democratica Kamala Harris alla Howard University nella capitale Washington, 5 novembre 2024 (AFP / CHARLY TRIBALLEAU)
In ogni caso, l'atmosfera è completamente cambiata nella storicamente nera Howard University di Washington, dove si riuniscono i sostenitori di Kamala Harris.
L'atmosfera, da festosa, è diventata tesa, ha osservato un giornalista dell'AFP. Charlyn Anderson, un elettore uscito di scena, ha confidato: “Ho paura, sono in ansia adesso. Riesco a malapena a muovere le gambe”.
Negli altri Stati che hanno già consegnato i risultati definitivi, nessuna sorpresa.
Secondo i media, i due candidati hanno vinto una serie di stati che erano stati loro promessi: Texas, Kentucky, West Virginia, Florida, Missouri, Oklahoma, Mississippi e Louisiana per l'ex presidente repubblicano. New York, Illinois, California, Massachusetts, Colorado e la capitale Washington per il vicepresidente democratico.
Nessuno sa quanto tempo ci vorrà prima che i media attribuiscano la vittoria finale nel duello tra Kamala Harris, che sarebbe la prima donna eletta a questa carica, e Donald Trump, condannato penalmente, preso di mira da molteplici procedimenti giudiziari e che non ha mai ammesso la sconfitta. nel 2020.
– Il mondo intero –
Gli operatori elettorali contano le schede a Milwaukee, Wisconsin, 5 novembre 2024 (AFP/Alex Wroblewski)
Il mondo intero attende l’esito del duello, al termine di una campagna senza precedenti segnata dalla clamorosa entrata in corsa di Kamala Harris a luglio dopo il ritiro del presidente Joe Biden, e da due attentati contro Donald Trump.
Dietro questi due candidati c’erano due Americhe apparentemente inconciliabili, ciascuna convinta che l’altra fazione avrebbe portato il Paese al disastro.
Numero di viaggi elettorali dei candidati presidenziali americani per Stato dalla nomina di Kamala Harris, tra il 22 luglio e il 30 ottobre (AFP/Corin FAIFE)
La vicepresidente 60enne ha dipinto la sua rivale come un potenziale dittatore “fascista” e un pericolo per i diritti delle donne.
Donald Trump ha descritto il suo avversario come un leader debole e “stupido”, negligente riguardo all’immigrazione clandestina e alla criminalità.
In tutto il Paese la tensione attorno al voto è visibile: in alcuni seggi elettorali trasformati in fortezze, nelle alte barricate che circondano la Casa Bianca.
Secondo le autorità, in due stati indecisi, Georgia e Pennsylvania, false minacce di bombe hanno preso di mira i seggi elettorali.
I repubblicani hanno ripreso il controllo del Senato americano dai democratici. Il controllo della Camera dei Rappresentanti non è ancora noto.
La questione molto polarizzante dell’aborto è anche oggetto di numerosi referendum. In uno dei più seguiti, in Florida, una proposta volta a reintrodurre la possibilità di abortire fino a circa 24 settimane di gravidanza, invece delle attuali sei, non ha raccolto voti sufficienti per vincere.