Nel 2022, la morte di questo bambino di 11 mesi in un asilo privato ha suscitato un’ondata di emozione, ha gettato una dura luce sulle disfunzioni di alcune strutture e ha portato il governo a commissionare una serie di rapporti.
“La tragedia di Lione ha messo in discussione i meccanismi di prevenzione e lotta contro i maltrattamenti, come la sorveglianza e il controllo dei luoghi di accoglienza dei bambini”, osserva Florence Dabin, presidente di France Enfanceprotectée, nel suo rapporto sulla “raccolta delle segnalazioni ”negli asili nido.
Migliore rendicontazione dei rapporti
Dobbiamo “identificare meglio i maltrattamenti, denunciare le denunce, facilitare il coordinamento e la raccolta di informazioni”, sottolinea Florence Dabin, anche presidente del dipartimento del Maine-et-Loire, nel preambolo di questo documento presentato martedì al ministro responsabile della Prima infanzia Agnès Canayer.
Per raggiungere questo obiettivo, il rapporto di 170 pagine raccomanda l’istituzione di un numero unico che “deve apparire sui manifesti distribuiti a livello nazionale e in tutti i documenti destinati ai genitori”. Questo numero unico “indirizzerà chi chiama al servizio dedicato secondo la scelta del dipartimento” – cellula di raccolta informazioni preoccupanti (Crip), tutela materna e infantile (PMI) ecc. – e funzionerà in parallelo con il 119, il numero nazionale chiamare il numero per i bambini in pericolo.
Al momento del trattamento di una segnalazione, “il Consiglio dipartimentale invierà un avviso di ricevimento all'emittente che dovrà poi ricevere il seguito dato alla sua segnalazione (abbandono o procedimento giudiziario)”, precisa il rapporto.
Si raccomanda inoltre “la realizzazione di strumenti condivisi con i partner locali (Cassa assegni familiari e prefetto)” e la “raccolta di dati a livello nazionale”.
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