I seggi elettorali sono chiusi martedì alle 19:00 ora locale (00:00 GMT) nei primi sei stati degli Stati Uniti orientali, compreso quello, cruciale per il risultato finale, la Georgia.
Secondo le proiezioni dei media americani, il repubblicano Donald Trump dovrebbe vincere in Indiana e Kentucky, mentre la democratica Kamala Harris vincerà nel Vermont.
Questi risultati non sono una sorpresa e nessuno sa se passeranno ore o giorni prima che i media assegnino la vittoria alla vicepresidente, che sarebbe la prima donna eletta a quella carica, o all’ex presidente, che non ha mai ammesso la sua sconfitta 2020.
Il tribuno repubblicano, condannato per accuse penali e nel mirino di molteplici procedimenti giudiziari, ha menzionato martedì “voci” secondo cui le operazioni di voto a Filadelfia, nello stato molto contestato della Pennsylvania, sarebbero parassitate da “massicce frodi”, accuse subito smentite dal autorità.
Il mondo intero attende l’esito del duello, al termine di una campagna senza precedenti segnata dalla clamorosa entrata in corsa di Kamala Harris a luglio dopo il ritiro del presidente Joe Biden, e da due attentati contro Donald Trump.
Nelle lunghe file all'ingresso dei seggi elettorali, per alcuni trasformati in fortezze per paura delle violenze, due Americhe apparentemente inconciliabili.
Brockett Within, 65 anni, ha votato per Kamala Harris a New York perché “non vuole un autocrate”.
Darlene Taylor, 56 anni, incontrata in Pennsylvania, riprende invece le argomentazioni di Donald Trump, affermando che “non vuole altri quattro anni di alta inflazione e prezzi elevati del gas, né bugie”.
L'ex procuratore della California sta organizzando la festa della notte delle elezioni nella sua ex università, la storica istituzione nera Howard di Washington.
La capitale federale della prima democrazia del mondo ha assunto in alcune vie del centro l'aspetto di una città sotto assedio. I siti sensibili, inclusa la Casa Bianca, sono circondati da barriere molto alte e diverse aziende hanno barricato le loro finestre.
– 270 elettori –
Donald Trump ha insistito sul fatto che il suo rivale avrebbe “distrutto” il paese.
L'ex magnate degli affari sarà martedì in Florida, suo stato di residenza, dove sarà in compagnia del miliardario Elon Musk, che ha messo tutte le sue forze nella campagna dell'ex presidente.
I risultati più attesi sono quelli dei sette Stati cosiddetti “pivotal”, nei quali i sondaggi non sono riusciti fino all'ultimo a decidere tra i due candidati.
Pennsylvania, Georgia, Michigan, Arizona… In questo voto indiretto, chiunque vinca in ciascuno di questi stati ottiene elettori preziosi che probabilmente faranno la differenza.
Te ne servono almeno 270 per vincere.
Secondo le autorità, in uno degli “stati oscillanti”, la Georgia (sud-est), false minacce di bombe attribuite alle operazioni di destabilizzazione russe hanno preso di mira i seggi elettorali.
Gli americani votano anche per decidere se i democratici o i repubblicani controlleranno il Congresso e per scegliere alcuni governatori. La questione molto polarizzante dell’aborto è oggetto di numerosi referendum.