L'ex capitano della squadra australiana è fuggito dalla sua casa di Dublino prima dell'arrivo della polizia irlandese, venuta ad arrestarlo affinché potesse scontare i suoi cinque anni di prigione per evasione fiscale a Narbonne.
Nuova svolta nella vicenda Rocky Elsom. L'ex capitano dei Wallabies (75 presenze) è stato condannato l'11 ottobre dal tribunale di Narbonne per falso, uso di falsificazioni e abuso di beni aziendali nel periodo dal 2015 al 2016, quando era presidente del Racing Narbonne Mediterranean Club.
Con un mandato d'arresto internazionale emesso nei suoi confronti, Elsom ha deciso di fuggire dalla sua casa a Dublino per sfuggire alla Garda (polizia irlandese). Era un allenatore alla Catholic University School, dove anche la polizia ha cercato di arrestarlo. L'ex esterno di terza linea dovrà inoltre restituire 700.000 euro, la somma che aveva sottratto al club del Narbonne.
Interrogato dal Sydney Morning HeraldElsom proclama ancora ad alta voce la sua innocenza e spiega le ragioni della sua fuga. “Se fossi in custodia, la mia difesa diventerà molto più costosa e molto più difficile. Se fossi detenuto, dovrei assumere un avvocato che farà di tutto per me… Tutte le conversazioni telefoniche, per cercare di trovare documenti, per parlare con la gente, per cercare di difendermi.”
Si dice pronto ad affrontare le accuse alle quali dovrà rispondere ma ha preferito non restare in Francia in attesa di poter ricorrere in appello, a causa della lentezza del sistema amministrativo francese. Nel frattempo l'uomo, 41 anni, si sta rifugiando non lontano da Belfast, nell'Irlanda del Nord. L'udienza è stata fissata per il 15 novembre.