I prezzi del petrolio salgono mentre l’OPEC+ ritarda l’aumento della produzione Da Investing.com

I prezzi del petrolio salgono mentre l’OPEC+ ritarda l’aumento della produzione Da Investing.com
I prezzi del petrolio salgono mentre l’OPEC+ ritarda l’aumento della produzione Da Investing.com
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Investing.com– I prezzi del petrolio sono saliti bruscamente negli scambi di lunedì dopo che l'OPEC+ ha dichiarato che ritarderà di almeno un mese l'aumento della produzione previsto per dicembre, citando la recente pressione sui prezzi dovuta alla debolezza della domanda.

Il petrolio è aumentato nelle ultime sessioni dopo le notizie secondo cui il cartello stava prendendo in considerazione una mossa del genere, in un contesto di pressione sui prezzi del petrolio derivante dalle preoccupazioni per la debolezza della domanda e l’aumento della produzione al di fuori del cartello.

Il petrolio in scadenza a gennaio è salito dell'1,87% a 74,47 dollari al barile, mentre il petrolio è salito dell'1,99% a 70,87 dollari al barile alle 07:45.

L’OPEC+ ritarda l’aumento della produzione a dicembre

L’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC) e i suoi alleati, inclusa la Russia, hanno dichiarato domenica che ritarderanno di almeno un mese l’aumento previsto della produzione di 180.000 barili al giorno.

Il cartello aveva precedentemente delineato i piani per iniziare ad eliminare gradualmente i suoi ultimi limiti di produzione di 2,2 milioni di barili al giorno a partire da dicembre.

Ma i piani per aumentare la produzione hanno sollevato preoccupazioni all’interno del gruppo riguardo all’indebolimento dei prezzi del petrolio, in particolare quando i prezzi sono scesi al livello più basso in quasi tre anni a settembre. L’OPEC+ ha tagliato la produzione di quasi 6 milioni di barili al giorno negli ultimi due anni per sostenere i prezzi.

La debolezza della Cina è stata la principale fonte di preoccupazione per i mercati petroliferi, con il principale importatore di petrolio al mondo che si trova ad affrontare un prolungato rallentamento della crescita economica. Anche le importazioni di petrolio in questo paese sono diminuite drasticamente negli ultimi mesi.

Elezioni americane e misure di stimolo cinesi nel mirino

Anche i prezzi del petrolio sono stati sostenuti dal calo del biglietto verde in vista delle elezioni presidenziali americane di questa settimana. Recenti sondaggi hanno mostrato Donald Trump e Kamala Harris in una corsa serrata.

Entrambi i candidati hanno promesso di aumentare la produzione nazionale di petrolio, che è già al livello record di oltre 13 milioni di barili giornalieri.

Questa settimana, l'attenzione è focalizzata anche sulla riunione del Congresso nazionale del popolo cinese, in cui si prevede che i politici approvino un aumento della spesa fiscale per rilanciare la crescita economica.

Secondo recenti rapporti, nei prossimi anni il governo potrebbe approvare fino a 1.400 miliardi di dollari in misure di stimolo per sostenere la crescita.

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