Date le forti piogge che hanno colpito la regione, si registrano nuove inondazioni, questa volta in Catalogna, in particolare nella città di Tarragona, questo lunedì mattina
L'allerta rossa, in vigore domenica sera, è stata finalmente declassata alla categoria arancione poco dopo le 21 di ieri, nella regione di Valencia. Ma il comune di Valencia ha comunque deciso di chiudere le lezioni lunedì per tenere conto delle restrizioni di viaggio imposte dal governo regionale.
L'istituto meteorologico spagnolo Aemet ha messo in “allerta arancione” le province di Castellon, Tarragona e Barcellona per piogge tempestose e rischio di inondazioni. L'allerta riguardante la regione di Valnce è revocata.
Cliccando su“Accetto”accetti il deposito di cookie da parte di servizi esterni e avrai così accesso ai contenuti dei nostri partner.
Maggiori informazioni alla pagina Policy di gestione dei cookie
Accetto
Domenica, il re e la regina di Spagna, insieme al primo ministro Pedro Sánchez, sono stati costretti da una folla inferocita e minacciosa a interrompere la loro visita nella regione sud-orientale del paese devastata dalle alluvioni. La visita del re Filippo VI e della regina Letizia a Paiporta, cittadina alla periferia di Valencia tra le più colpite dalle alluvioni, si è addirittura quasi trasformata in una rivolta. La coppia reale ha ricevuto il fango gettato dalla gente del posto.
Quasi sei giorni dopo le piogge eccezionali cadute sul sud-est della Spagna, lunedì mattina il paese è ancora in stato di shock. L'ultimo rapporto del disastro ha mostrato domenica sera 217 morti. Secondo le autorità, questa cifra dovrebbe tuttavia aumentare, dato che le persone scomparse sono ancora ricercate.