Un serpente di 23 metri non esiste, non esiste, direbbe il poeta… Questo favoloso rettile tuttavia zigzaga sulle colline del Cerro Palomazón, nell'est della Colombia, vicino alle rive del fiume Orinoco e al confine con il Venezuela. Una civiltà ancora misteriosa ha scolpito questo gigante nel granito circa 9.200 anni fa.
Avvoltoi, coccodrilli, millepiedi, scimmie, giaguari…
Gli archeologi, che hanno pubblicato quest'anno i risultati delle loro ricerche sulla rivista Antiquity, hanno notato sul sito circa 1.000 petroglifi rappresentanti avvoltoi, coccodrilli, millepiedi, scimmie, giaguari… Insieme a figure umane. È la prima volta che una tale concentrazione di arte rupestre viene portata alla luce in un'area del genere.
La scoperta ravviva l'interesse degli scienziati per le civiltà preispaniche (che precedettero l'arrivo di Cristoforo Colombo in America nel 1492) i cui resti abbondano in Colombia, dall'intrigante Ciudad Perdida, vicino alla costa caraibica, alle tombe sotterranee di Tierradentro, nel Cauca. I ricercatori hanno recentemente riscoperto alcuni di questi siti, resi inaccessibili da decenni di conflitto armato.
La “Sistina dell’Amazzonia”
Come nel Cerro Azul, nella selva del Guaviare, zona archeologica protetta dal 2018. Vecchio di circa 12.500 anni, questo tesoro si è guadagnato il soprannome di Cappella Sistina dell'Amazzonia. Lì bisogna uscire da un labirinto di liane e palme per emergere su immense scogliere decorate con motivi, dipinti con una miscela minerale a base di manganese che ha contribuito alla loro eccellente conservazione. Una meraviglia.
➤ Articolo pubblicato su rivista GEO n°549, “Colombia, un viaggio colorato”, da novembre 2024.
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