C’è un evento sportivo che sarà attentamente esaminato. In occasione della quinta giornata della Nations League, la nazionale francese di calcio dovrà affrontare quella israeliana allo Stade de France, a Saint-Denis, il 14 novembre. Nell’attuale contesto geopolitico e nella guerra in Medio Oriente che infuria dagli attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre, l’incontro è oggetto di dibattito.
Mentre la prima tappa, inizialmente prevista in Israele, era stata spostata a Budapest, in Ungheria, l’Associazione France Palestine Solidarity ha lanciato una petizione online per “rifiutare di accogliere Israele in Francia”. La federazione chiede alla UEFA e alla Federcalcio francese (FFF) la cancellazione definitiva della partita. Un’azione sostenuta e trasmessa dal deputato della France insoumise Louis Boyard.
Bruno Retailleau assicura che la partita avrà luogo
Invitato questo venerdì a Sud Radio, l’eletto Insoumis ha invocato l’articolo 4 dello statuto della FIFA, “che spiega che i diritti umani universali devono essere rispettati”. “Voglio porre fine al doppio standard. Perché imponiamo sanzioni alla Russia o alla Bielorussia e non a Israele? » chiese in particolare Louis Boyard.
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Risposta
Successivamente, il ministro degli Interni, Bruno Retailleau, intervistato su BFMTV-RMC, ha ignorato la richiesta di Louis Boyard, e ha assicurato che l’incontro tra i Blues e Israele avverrà effettivamente per “questione di principio”.
Criticando LFI che accusa di voler “importare conflitti dal Medio Oriente nei nostri quartieri e in Francia”, l’affittuario di Place Beauvau ha precisato che il sistema di sicurezza sarà adeguato. La capienza degli spettatori, fissata a 80.000 posti allo Stade de France, potrebbe così essere rivista al ribasso. “Questo è un punto che stiamo studiando”, ha spiegato il ministro.
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