il patrigno dell'adolescente ucciso nei Pirenei orientali, a sua volta incriminato per omicidio e incarcerato

il patrigno dell'adolescente ucciso nei Pirenei orientali, a sua volta incriminato per omicidio e incarcerato
il patrigno dell'adolescente ucciso nei Pirenei orientali, a sua volta incriminato per omicidio e incarcerato
-

Accusato di omicidio, il patrigno dell'adolescente di 14 anni ritrovato morto ad Alénya, nei Pirenei orientali, è stato incriminato e posto in stato di detenzione, ha indicato venerdì 1° novembre la procura di Perpignan. Per gli stessi fatti è indagata anche la sua compagna, la madre del ragazzo.

Azienda

Dalla vita quotidiana alle grandi questioni, scopri i temi che compongono la società locale, come la giustizia, l'istruzione, la salute e la famiglia.

Télévisions utilizza il tuo indirizzo email per inviarti la newsletter “Società”. Potrai cancellarti in ogni momento tramite il link in fondo a questa newsletter. La nostra politica sulla privacy

Il patrigno dell'adolescente trovato morto la settimana scorsa nella casa di famiglia ad Alénya (Pirenei orientali) è stato incriminato per l'omicidio di un minore di 15 anni e incarcerato giovedì sera. L'informazione è stata confermata venerdì 1° novembre dalla Procura di Perpignan.

L'uomo, 42 anni, si è presentato giovedì pomeriggio al gip, dove ha “rimase in silenzio (…) durante il suo interrogatorio“, ha precisato Nicolas Brignol, procuratore aggiunto di Perpignan. La sua incriminazione arriva quattro giorni dopo quella della madre del giovane Emilio, accusata anche lei dell'omicidio di un minore di 15 anni e incarcerata lunedì.

La coppia è stata arrestata la settimana scorsa in Val-d'Oise, dove erano fuggiti dopo la tragedia. Secondo l'accusa, il suocero, “già condannato per violenza e reati di droga“, ha dovuto essere ricoverato in ospedale dopo un”assorbimento del farmaco prima dell'arrivo degli investigatori“. La madre, senza precedenti penali, era stata posta in custodia di polizia ad Argenteuil prima di essere riportata nei Pirenei orientali. Lavorava come tata nella vicina città di Saint-Cyprien.

I conflitti all'interno della famiglia avevano già attirato l'attenzione delle autorità. L'accusa ha sottolineato che la famiglia era “noto per procedimenti legati ad una separazione conflittuale della coppia genitoriale“.

Questa tragica vicenda è iniziata con la testimonianza di un amico del suocero, che si è recato al commissariato di Argenteuil per denunciare che l'uomo gli aveva confidato”avendo +fumato+ il suo figliastro“. I risultati dell'autopsia, effettuata lunedì presso l'ospedale universitario di Montpellier, rivelano che la vittima ha subito un”moltitudine di colpi violenti“su tutto il corpo, a conferma dell'estrema violenza dei fatti.

-

PREV Cancellato il Gran Premio MotoGP di Valencia
NEXT Gaza: la Difesa Civile annuncia 22 morti nello sciopero israeliano