La notizia dell'arresto del figlio della principessa Mette-Marit di Norvegia, Marius Borg, continua a fare scalpore. Una situazione difficile e stressante, che forse non è estranea al peggioramento dello stato di salute della moglie del principe Haakon. Dopo le recenti dichiarazioni del re Harald V, è stato suo figlio a parlare questo giovedì 31 ottobre a Oslo, all'uscita dall'opera. SU “Come disse il re, come famiglia facciamo del nostro meglio per prenderci cura degli altri, impegnandoci sempre nel nostro lavoro”.
“Capisco che ci siano molte domande a riguardo.”ha ammesso anche il principe Haakon, precisando: “È in corso un’indagine della polizia, non credo sia opportuno fornire dettagli sulla vicenda”. Il tenero marito della principessa ereditaria Mette-Marit ha poi confidato che sua moglie avrebbe voluto accompagnarlo, e ha concluso l'intervista spiegando che avrebbe voluto raggiungerla il più presto possibile. Se la famiglia reale si alza, non pensare che le azioni di Marius Borg non abbiano conseguenze. Al contrario, il giovane sarebbe stato escluso dalla residenza reale, secondo rivelazioni della stampa norvegese. Tuttavia, il servizio di comunicazione del palazzo ha rifiutato di rilasciare qualsiasi commento in merito.
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Famiglia reale norvegese: un nuovo scandalo
A metà ottobre anche il marito di Martha Louise di Norvegia, il controverso Durek Verrett, si era espresso sulla vicenda tramite il suo account Instagram e sulla stampa, pronunciando un discorso piuttosto lontano dalla linea difesa dal resto della famiglia. Lo sciamano spiegò che non poteva aiutare il figlio della principessa Mette-Marit perché non lo era “aperto al suo aiuto” : “Non posso forzarlo.” Dalla fine di ottobre, però, anche Durek Verrett si è trovato al centro di uno scandalo: secondo la stampa norvegese, il marito di Martha Louise di Norvegia è accusato di aver aggredito sessualmente una sua cliente nell'ambito delle sue attività commerciali. sciamano. Una nuova bufera mediatica di cui la famiglia reale norvegese, già in subbuglio, avrebbe fatto bene a rinunciare.
Articolo scritto con la collaborazione di 6Medias
Crediti fotografici: Dana Press/Bestimage