Gol con Roma e ilInter alle giornate nelle favelas tra alcol e balli. L’ultimo video diAdriano Leite Ribeiro ha fatto subito il giro del web. Alcuni hanno reagito gridando con indignazione per le condizioni in cui si trova oggi l’ex grande attaccante, ma altri vedono in queste immagini un uomo che ha finalmente trovato il modo di vivere felice. Cos’è successo all’Imperatore oggi?
Adriano Imperatore
L’ex calciatore brasiliano è nato a Rio de Janeiro il 17 febbraio 1982 aveva 44 anni. Il soprannome Imperatore è un riferimento alla figura storica con lo stesso nome. Da giovane era considerato tra i talenti più promettenti del mondo e all’età di 22 e 23 anni gli venne ufficialmente riconosciuto il sesto e il settimo posto nella classifica del Pallone d’Oro. Tuttavia, il suo potenziale è rimasto in gran parte inespresso, al punto che la stessa rivista francese Francia Calcio lo ha inserito nella lista dei più grandi talenti sprecati nella storia del calcio. Il suo nome è legato soprattutto all’Inter, di cui resta il capocannoniere della stagione Lega dei Campioni con 18 gol. I nerazzurri lo ingaggiarono nel 2001 da fiammingo di mantenerlo fino al 2009, escluso l’anno alla Fiorentina, il biennio al Parma e il semestre al San Paolo. Nel 2010 torna in Italia per vestire la maglia della Roma. A causa del sovrappeso e dei numerosi infortuni, l’esperimento si è concluso nel marzo 2011 con la risoluzione del contratto dopo 8 partite senza gol.
La vita oggi
Nell’agosto 2004 ha perso suo padre Ammettilo. Un lutto che lo stesso calciatore indica come causa della comparsa di disturbi depressivi che, aggravati dalla tendenza all’alcolismo, hanno compromesso la carriera dell’attaccante. Nel 2006 è diventato padre di Adriano Carvalho Ribeiroche ha seguito le sue orme sportive venendo reclutato dal Gremio nel 2021. Adriano è stato indagato nel 2014 per presunto coinvolgimento nel traffico di droga, ma è stato rapidamente prosciolto dalle accuse data la sua innocenza. I video pubblicati e diventati virali negli ultimi giorni fanno una forte impressione al primo sguardo. A piedi nudi, con le infradito sul marciapiede, barcolla da una sedia di plastica con un bicchiere di birra e una sigaretta in mano. Ha anche in mano uno smartphone collegato a una presa improvvisata. Ride e balla, sembrando una persona felice. Fa la linguaccia a un amico. La tristezza che lo attanagliava e lo contorceva sembra essere passata. È tornato nelle favelas da cui era partito, senza i milioni che avrebbe sognato ma con tanti rapporti umani.
© TUTTI I DIRITTI RISERVATI
Questo articolo è tradotto automaticamente
Canada