I notai francesi hanno pubblicato il loro ultimo rapporto sulla situazione immobiliare.
Un ottimismo misurato? Il volume complessivo delle transazioni per vecchie abitazioni negli ultimi 12 mesi ha raggiunto a fine agosto le 780.000 transazioni. Il calo annuale è ora del 18,1%, ovvero una percentuale, per il secondo mese consecutivo, inferiore al 20%.
Le vendite rappresentano il 2,1% del patrimonio immobiliare, una quota in calo rispetto al picco di 3e trimestre 2021 (3,2%). Al ritmo attuale, l’anno dovrebbe chiudersi sopra le 700.000 transazioni, il punto più basso mai toccato da maggio 2015.
Tuttavia, dopo due anni di brutale declino, il mercato immobiliare sembra finalmente avviarsi verso la fine del ciclo discendente. L’ottimismo, certamente misurato, è ormai necessario nell’approccio ad un mercato che resta tuttavia governato dai tassi di credito. Si prevede che l’inflazione complessiva raggiungerà una media del 2,5% nel 2024 e le successive decisioni della Banca Centrale Europea di abbassare i tassi di riferimento, nonché il rilancio delle organizzazioni bancarie, portano speranza.
Un calo dei prezzi che si sta attenuando sensibilmente. I prezzi delle vecchie abitazioni scendono per il 4e trimestre consecutivo su un anno (-5% nel 2e trimestre), sia per appartamenti che per case.
Secondo le proiezioni sui precontratti, il calo annuo dei prezzi delle vecchie abitazioni dovrebbe gradualmente attenuarsi in modo significativo (-2,6% a fine novembre). Questo rallentamento sarebbe più rapido per gli appartamenti (-2,2%) che per le case (-2,9%).
Nelle province i prezzi delle vecchie abitazioni sono diminuiti del 4,3% su un anno su 2e trimestre. La caduta dei prezzi continua allo stesso ritmo sia per le case (-4,4%) che per gli appartamenti (-3,8%).
Aumento della quota di vendite effettuate dagli anziani. Dal 2019 al 2023 la distribuzione delle vendite di case per età dei venditori è rimasta pressoché stabile. Gli anziani erano responsabili di circa una vendita su due sul mercato esistente. Ma dall’inizio del 2024, la loro quota è aumentata in modo significativo, con il 56% delle vendite registrate in 2e trimestre, in aumento di 4 punti rispetto al 2e trimestre 2023. L’età media dei venditori è così passata da 59 anni e 10 mesi a 61 anni tra i 2es trimestri del 2023 e del 2024.
Per andare oltre: La situazione immobiliare nota n. 65
Fonti :