Le autorità di Ginevra hanno appena fatto il punto sull'installazione di dispositivi di controllo del rumore.
Tra giugno e ottobre 2023, quattro tratti stradali di Ginevra sono stati dotati di un radar di controllo antirumore. La prima valutazione ammonta a più di mezzo milione di passaggi di veicoli e consente a Ginevra di comprendere meglio queste inciviltà legate al rumore. Sembra che la stragrande maggioranza degli utenti rispetti le regole e che tra i veicoli rumorosi spesso la colpa sia delle due ruote.
Pochi superamenti del rumore
La prima osservazione è piuttosto rassicurante: i veicoli troppo rumorosi sono pochi nel traffico totale. «Qualunque sia il tipo di veicolo utilizzato, la stragrande maggioranza degli utenti della strada ginevrina non provoca un carico acustico eccessivo per la popolazione. Picchi di rumore superiori a 82 dB, dannosi per il vicinato, si notano però su tutte le tratte, ma sono il risultato di una piccolissima minoranza che, nel periodo di monitoraggio, rappresenta solo tra lo 0,1 e l'1,2% dei passaggi rumorosi” spiega il cantone.
Le due ruote sono sovrarappresentate in eccesso
Gli utenti delle due ruote a motore sono spesso i colpevoli, ma anche la stragrande maggioranza di loro rispetta le regole. “Il 10% delle persone senza scrupoli getta così vergogna sulla maggioranza dei motociclisti e degli scooteristi che rispettano il vicinato” secondo le autorità. Il 90% dei motociclisti e degli scooteristi quindi non attiva il radar antirumore. I veicoli a due ruote rappresentano ancora circa il 70% del problematico eccesso di rumore, anche se costituiscono solo una frazione del traffico.
Il limite di velocità influisce sul rumore
Lo studio mostra anche che i limiti di velocità nelle città non sono privi di influenza sull’inciviltà del rumore. I veicoli che generano rumore sono molto più numerosi sulle strade più veloci: da 100 a 200 ogni 24 ore per i tratti a 50 o 60 km/h, contro meno di dieci nelle zone 30.