La dotazione messa a disposizione a livello nazionale ammonta a 120 milioni di euro, che, al massimo, finanziano lo sradicamento di 30.000 ettari, appena il 4% del vigneto francese, che ne conta 760.000, molto meno dei 100.000 ettari su cui lavorano gli specialisti di a settore in sovrapproduzione si contano in un contesto di deconsumo del vino. Insomma, non ce ne sarà per tutti i gusti.
I viticoltori che praticano l’estirpazione totale avranno la priorità rispetto ai professionisti che si limiteranno all’estirpazione parziale. Questi ultimi vedranno ponderati i loro premi se per caso la dotazione non fosse sufficiente a finanziare l’intero sradicamento.
6.017 ettari nel Lot-et-Garonne
Sono interessati da questo bonus: i viticoltori di Gaec, EARL o qualsiasi altra persona giuridica che esercita un’attività vitivinicola, che dispone di un registro informatico e di un numero Siret attivo al momento della data di presentazione della domanda. Non sono ammesse le società in liquidazione. Infine, la scadenza è breve poiché terminerà mercoledì 13 novembre a mezzogiorno.
Inoltre, in caso di concessione del bonus, il viticoltore si impegna a rinunciare alle autorizzazioni per nuovi impianti non utilizzati e a non piantare viti per sei anni. In caso di controllo dovrà aver ritirato almeno l’80% del suo impegno, altrimenti perderà l’intero bonus.
Nel Lot-et-Garonne, la filiera vitivinicola conta 428 viticoltori, distribuiti su quattro AOC (Buzet, Côtes du Marmandais, Côtes de Duras e Côtés du Brulhois) e una IGP (Agenais), in un vigneto che si estende su 6.017 ettari. Secondo i dati forniti dal DDT il 21 ottobre, nel dipartimento erano state presentate 15 pratiche, corrispondenti a 154 ettari di vigneto.