L’indirizzo di vetro 14 è sparitoe quartiere e la sua bolla di verde! In occasione del suo 40e compleannoalla fine del 2025, si insedierà la Fondazione Cartier per l’arte contemporanea un edificio nuovo, più grande e più centrale. Questo venerdì 18 ottobre la stampa è stata invitata a scoprire il cantiere di questa nuova ambiziosa cornice: l’ex Louvre des Antiquaires ristrutturato dal famoso architetto Jean Nouvel (nato nel 1945), che aveva già progettato il precedente edificio in Boulevard Raspail, inaugurato nel 1994.
Proprio tra il Louvre e la Comédie-Française, a due passi dalle colonne di Buren, dal Ministero della Cultura e dalla Borsa di Commercio di François Pinault: la nuova sede della fondazione, 2 posto del Palais-Royalmostra chiaramente le sue ambizioni di diventare un epicentro della vita culturale parigina. Dopo un decennio trascorso a Jouy-en-Josas (Yvelines), poi 30 anni nel 14e arrondissement (roccaforte storica degli artisti d’avanguardia del XXe secolo, ma un po’ eccentrico), l’istituzione ha ritenuto che fosse giunto il momento di farlo spingere i muri (la mancanza di spazio cominciava infatti a farsi sentire per alcune mostre, tra cui quella dedicata all’artista Ron Mueck nel 2023) e vedere più grande.
Il vecchio Louvre des Antiquaires trasformato
“Ho immaginato questo luogo come una grande e bella macchina al servizio dell’arte […] Un alveare piacevole da vivere e magnetico, un luogo di audacia che offrirà molteplici punti di vista. »
Jean Nouvel
L’edificio, che offrirà 8 500 m2 accessibile al pubbliconon 6 500 m2 di superficie espositiva, ha una facciata di 50 metri prospiciente la piazza e misure niente meno che 150 metri di lunghezza : “la lunghezza del Centre Pompidou! », sottolinea Jean Nouvel, al quale nella capitale dobbiamo l’Istituto del Mondo Arabo (1987), la Philharmonie de Paris (2015) e la Torre Hekla de La Défense (2022). Dall’esterno, il Louvre des Antiquaires, un edificio Haussmann con portici in stile Secondo Impero inaugurato nel 1855 e classificato monumento storico, si distingue tuttavia per l’antico involucro di vetro e lo spirito contemporaneo della fondazione. Ma l’interno, completamente trasformatoriserva sorprese…
“Ho immaginato questo luogo come una grande e bella macchina al servizio dell’arte, che crea un forte contrasto con l’architettura esterna. Un alveare piacevole da vivere e magnetico, un luogo di audacia che offrirà molteplici punti di vista”, rivela Jean Nouvel. Il contrasto è davvero sorprendente: lo spazio interno è stato totalmente apertoin modo da lasciare visibile la Place du Palais-Royal dal retro dell’edificio.
Uno spazio completamente modulare
In questo immenso spazio interno circondato da 1.200 m² di passaggi, l’architetto ha installato a dispositivo rivoluzionario che “gioca sulla poetica delle scenografie teatrali e cinematografiche libere”: « cinque piattaforme mobili di 1.250 m² complessivi, capaci di sostenere un peso di una tonnellata per metro quadrato, che salgono e scendono come grandi ascensori fino a un’altezza di 21 metri – l’equivalente di un edificio haussmanniano. Grazie a questo arsenale “a cavallo tra la tecnologia d’avanguardia delle portaerei militari e quella delle macchine teatrali”, lo spazio sarà completamente modulare a seconda delle dimensioni delle opere e della scenografia desiderata, con “verticalità fino a 11 metri di altezza”.
“Il progetto combina sia il pesante (la meccanica delle piattaforme) che la leggerezza per un’apertura verso l’esterno”, spiega Jean Nouvel. Un tetto di vetro è stato infatti immaginato, su cui sono piantati alberi come in sospensione – un ricordo del luogo antico, tutto in trasparenza e verde. “Il vetro del soffitto può essere completamente nascosto per un effetto di blackouto parzialmente per creare un gioco di luci a disposizione di artisti e curatori, cosa che in molti spazi espositivi non esiste”, spiega l’architetto.
Opere della collezione per inaugurare la sede
Per celebrare l’apertura di questo nuovo indirizzo, che avverrà “tra circa un anno”, a mostra inaugurale “ripercorrerà i 40 anni di storia della Fondazione Cartier attraverso a selezione da 600 a 1.000 opere la più significativa delle sue mostre passate”, annuncia infine l’imprenditore e collezionista Alain Dominique Perrin, fondatore e presidente dell’istituzione. Una festa di inaugurazione della casa tanto attesa! Il destino del vecchio palazzo Raspail, che attualmente lo ospita ultima mostra (dedicato all’artista tessile Olga de Amaralfino al 16 marzo 2025), e la cui fondazione Cartier non lo era come inquilinoè nelle mani del suo proprietario, il Azienda Groupama. Resterà uno spazio espositivo? Il mistero resta ancora…
Dal 12 ottobre 2024 al 16 marzo 2025
www.fondationcartier.com
Fondazione Cartier per l’Arte Contemporanea • 261, boulevard Raspail • 75014 Parigi
www.fondationcartier.com