“Le attività devono proseguire in un quadro di partenariato vantaggioso per tutti”, dichiara il ministro del Petrolio

“Le attività devono proseguire in un quadro di partenariato vantaggioso per tutti”, dichiara il ministro del Petrolio
“Le attività devono proseguire in un quadro di partenariato vantaggioso per tutti”, dichiara il ministro del Petrolio
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Il ministro del Petrolio, Sahabi Oumarou, ha incontrato sabato 19 ottobre 2024 nel suo ufficio una delegazione cinese della CNPC. Lo scopo di questo incontro è quello di fare il punto sulla partnership tra lo Stato del Niger e la CNPC, valutare i contorni di tale partnership al fine di consolidare i punti di forza e correggere i punti deboli. Le discussioni si sono concentrate su cinque punti, in particolare l’apertura del conto MELEC da parte del partito cinese, il debito con SORAZ, la messa in sicurezza dei siti di sfruttamento petrolifero, il trasferimento di competenze nel settore petrolifero, il “grave squilibrio” della scala salariale tra il personale nigeriano e quello espatriato.

Secondo il ministro del Petrolio, la cooperazione tra Niger e Cina nel settore petrolifero è una relazione strategica molto importante. Per questo motivo, senza compiacersi e in conformità con le nuove dinamiche attuali del Niger, il dottor Sahabi Oumarou ha chiesto risposte chiare ai punti all’ordine del giorno. “Abbiamo una partnership strategica. Esiste un interesse comune e ciascuna parte deve difendere i propri interessi. Le attività devono proseguire in un quadro di partenariato vantaggioso per tutti. L’equilibrio deve essere equilibrato affinché tutti possano riunirsi in uno spirito di collaborazione ed efficienza”, ha dichiarato il ministro del Petrolio.

Al termine dell’incontro, il dottor Sahabi Oumarou ha annunciato che gli interessi dello Stato del Niger saranno rigorosamente tutelati. Infatti, riguardo al primo punto discusso durante questa riunione, relativo all’apertura del conto MELEC da parte cinese, il Ministro del Petrolio ha spiegato che ancora oggi sono state sollevate difficoltà riguardo alla creazione di questo conto. “Abbiamo parlato e abbiamo concordato di trovare una soluzione per risolverlo. Il secondo argomento riguarda la questione del debito di SORAZ. Abbiamo discusso molto di questo problema e ci siamo capiti. Abbiamo detto loro che stiamo cercando soluzioni, ma che prima dobbiamo liquidare l’intero debito in modo da poter sapere alla fine quanto è dovuto”, ha sottolineato il dottor Sahabi Oumarou.

Dottor Sahabi Oumarou (microfono)

Per quanto riguarda la sicurezza dei siti e degli impianti operativi, il Ministro ha indicato che la questione della sicurezza resta e resta una missione sovrana dello Stato, quindi deve essere curata dal Ministero della Difesa Nazionale.

Per quanto riguarda la questione del trasferimento di competenze nel settore petrolifero, il ministro ha rassicurato che si stanno prendendo misure in questa direzione attraverso la creazione di un sistema efficace che permetta ai nigerini di appropriarsi di tutte le diverse componenti delle attività petrolifere. “L’attività petrolifera è ormai un’attività nazionale. Ci diciamo che bisogna porre l’accento sul trasferimento delle competenze. L’ultimo punto riguarda la scala retributiva che differisce a seconda che il personale sia espatriato o nigerino. Abbiamo detto loro che ciò è ancora imperdonabile e di fare uno sforzo per ridurre il grave squilibrio nel trattamento tra il personale nigerino e coloro che sono espatriati”, ha affermato il dottor Sahabi Oumarou.

Per il ministro del Petrolio, lo Stato del Niger è consapevole della necessità di creare un ambiente favorevole e attrattivo per gli investimenti nel petrolio. Ecco perché tutte le sue decisioni sono guidate da imperativi chiari. “Bisogna essere pragmatici ed efficienti, senza blocchi. Quando si tratta di affari, non aspetti. Ecco perché lo Stato del Niger ha reagito in modo efficace. La cosa più importante in una relazione è la volontà di entrambe le parti, il loro impegno e la loro buona fede nel trovare soluzioni. Come ho detto in un rapporto dinamico, inevitabilmente ci saranno delle difficoltà, ma dovremo essere in grado di superarle e andare avanti. È normale che ad un certo punto le parti si incontrino per fare il punto e mettere le barche in bacino di carenaggio, come diciamo, per fare il punto sui punti di forza e di debolezza del nostro partenariato”, ha concluso il Ministro del Petrolio.

Abdoul-Aziz Ibrahim (ONEP)

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