A cinque imam turchi che lavorano in Belgio è stato ritirato il permesso di lavoro

A cinque imam turchi che lavorano in Belgio è stato ritirato il permesso di lavoro
A cinque imam turchi che lavorano in Belgio è stato ritirato il permesso di lavoro
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CA cinque imam turchi è stato revocato il permesso di lavoro, riferisce lunedì Le ultime notizie. Questa decisione arriva dopo che il ministro ha scoperto che gli imam in questione erano pagati dal governo turco. È la prima volta che il governo fiammingo interviene in modo così severo.

Gli imam in questione officiano da quattro anni nelle moschee di Gand, Anversa, Diest, Saint-Nicolas e Lommel. La loro richiesta per un nuovo permesso di lavoro è stata respinta. Sono quindi ora tenuti a lasciare il territorio.

Da maggio, le Fiandre hanno vietato ai migranti economici di essere registrati sulle buste paga del governo straniero. I cinque imam sono i primi a subire le conseguenze del provvedimento, ma altri potrebbero seguire.

Questi cinque cittadini turchi sono tutti legati alla rete Diyanet, l’amministrazione turca responsabile della gestione del culto islamico in Türkiye e tra le diaspore turche all’estero. L’ala belga supervisiona 43 moschee in Belgio.

“Mi oppongo fermamente a queste pratiche. Si tratta di finanziamenti da parte di un governo straniero. Non possiamo chiudere un occhio su questo”, ha detto la signora Demir per giustificare la sua decisione.

Gli imam possono però ricorrere al Consiglio di Stato o richiedere il permesso di lavoro tramite un’altra organizzazione no-profit belga.


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