– Un disegno di legge costituzionale prevede di aprire le elezioni provinciali ai residenti che vivono da almeno dieci anni. L’elettorato è stato congelato dagli Accordi di Nouméa del 1998, che privano del voto quasi un elettore su cinque. Il voto è previsto per martedì pomeriggio all’Assemblea nazionale.
– Il progetto è denunciato dai separatisti, che lo vedono come una mossa energica da parte dello Stato per “minare ulteriormente la popolazione indigena Kanak”. Il Congresso della Nuova Caledonia ha dimostrato la sua opposizione al progetto adottando una risoluzione che chiede il ritiro della riforma, un appello lanciato dalla sinistra nella Francia metropolitana.
– Sul posto è scoppiata la violenza, molte attività commerciali sono state saccheggiate, i veicoli bruciati e sono stati installati posti di blocco. 82 persone sono state arrestate, 54 gendarmi e agenti di polizia sono rimasti feriti. È stato introdotto il coprifuoco per la notte dal martedì al mercoledì.
– “La violenza non è mai giustificata né giustificabile” ha reagito Gabriel Attal, mentre l’eventuale adozione del testo potrebbe aumentare la tensione sul posto. Gli oppositori hanno avvertito che la mobilitazione si intensificherebbe se il disegno di legge fosse adottato, senza tuttavia specificare un calendario o la natura delle azioni future.
