Quattro banche francesi criticate per i loro investimenti nel petrolio e nel gas

Quattro banche francesi criticate per i loro investimenti nel petrolio e nel gas
Quattro banche francesi criticate per i loro investimenti nel petrolio e nel gas
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Nonostante le loro promesse a favore dell’ambiente, le principali banche francesi come BNP Paribas, Société Générale e Crédit Agricole persistono nel finanziare i combustibili fossili. Ciò solleva una domanda sulla sincerità dei loro impegni climatici?

Tl; dott

  • La ONG Reclaim Finance denuncia gli investimenti bancari nei combustibili fossili.
  • Vengono individuate quattro grandi banche francesi, tra cui BNP Paribas.
  • Questi stabilimenti rappresentano il 99% del sostegno finanziario ai combustibili fossili in Francia.
  • Tra il 2022 e il 2023 si nota una tendenza al ribasso dei finanziamenti.

Le banche francesi e i combustibili fossili

In ambito finanziario, trovare la propria banca in cima ad una classifica è generalmente un segno di successo.

Esiste però una classifica nella quale nessun istituto finanziario vorrebbe comparire. La ONG internazionale Reclaim Finance pubblica ogni anno un rapporto intitolato “Scommettere sul caos climatico” che evidenzia le banche coinvolte nella finanziamento dei combustibili fossiliun’industria dannosa per il clima.

Quattro grandi colpevoli in Francia

La quindicesima edizione di questo rapporto, pubblicata il 13 maggio, elenca quattro principali banche francesi, tra cui Bnp Paribas che purtroppo è al primo posto. Gli altri tre sono Société Générale, Crédit Agricole e BPCE. Insieme, questi istituti bancari sono responsabili di quasi il 99% del finanziamento delle compagnie petrolifere in Francia tra il 2021 e il 2023.

Una grave minaccia climatica

“Anche se il caos climatico peggiora, le aziende produttrici di combustibili fossili stanno raddoppiando i loro progetti di espansione”, denuncia l’ONG. Una realtà allarmante se si considera che più di due terzi delle emissioni globali di gas serra provengono dallo sfruttamento dei combustibili fossili (carbone, petrolio e gas).

“Senza una drastica riduzione dei combustibili fossili, il clima raggiungerà un riscaldamento catastrofico di 3°C entro il 2100”avverte Reclaim Finance.

Un inizio necessario

La ONG chiede a queste banche di interrompere il loro sostegno all’industria dei combustibili fossili e reindirizzare i loro investimenti verso le energie rinnovabili. Nonostante tutto si nota un movimento positivo.

Il rapporto evidenzia una leggera diminuzione del finanziamento di queste energie da parte delle banche francesi tra il 2022 e il 2023, con una virtuale scomparsa dei finanziamenti al carbone. Tuttavia, c’è ancora molta strada da fare affinché questi stabilimenti rispettino pienamente i loro impegni di neutralità del carbonio entro il 2050.

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