Citroën e Dacia illustrano un aspetto della geopolitica del Salone di Parigi. Il marchio chevron, ultracentenario, ha un ampio stand nel padiglione 4, insieme ad altre punte di diamante della casa madre Stellantis come Peugeot e Alfa Romeo. Nel vicino padiglione 6, Dacia, campione delle auto a basso costo, beneficia di una buona posizione con gli altri alfieri del gruppo rivale Renault. Si tratta del marchio del diamante e della sua nuova R5, punto di passaggio obbligato per i curiosi quest’anno, e il top di gamma Alpine.
A ciascuno il proprio territorio, quindi. Ma la distanza non impedisce la concorrenza. Citroën e Dacia non hanno certamente né la stessa cultura né la stessa storia. Ma camminano sugli stessi terreni: quelli delle auto entry-level, senza fronzoli e soprattutto convenienti. Tra le novità presentate da Citroën al Salone di Parigi troviamo la C5 Aircross. Questo SUV a cinque posti è attualmente in fase di progettazione e arriverà sul mercato l’anno prossimo. Il marchio Chevron promette di offrire a “bozzolo rotolante per sostenere le famiglie”il suo principale obiettivo commerciale.
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La ë-C3 e la Spring: elettrica ad un prezzo aggressivo
Se Citroën rifiuta di fornire una fascia di prezzo, la sua C5 Aircross si posiziona in una nicchia simile a quella della Bigster, l’ultima nata in casa Dacia. Dotato anch’esso di cinque posti e di un ampio bagagliaio, questo SUV intende piacere anche alle famiglie. “È la prima vettura di una grande famiglia completa”sostiene Denis Le Vot, il capo del marchio. Ai Mondiali ce n’erano (quasi) solo per il Bigster sullo stand del marchio. Dacia spera di farne un bancomat grazie ai prezzi aggressivi. Il Bigster ha un prezzo a partire da 25.000 euro per la versione a benzina e 30.000 euro per quella ibrida.
Altri modelli, e altra battaglia: quella dell’elettrica entry-level. In questo segmento, la nuova city car ë-C3 del marchio a spina di pesce, le cui vendite quest’anno sono state incrementate dal leasing sociale, ha un prezzo interessante. Viene proposta a partire da 23.300 euro, escluso bonus ecologico di 4.000 euro. Punta di diamante di Citroën per democratizzare l’elettrico, questa vettura “ci permetterà di guadagnare quote di mercato”promette Sébastien Caron, direttore di Citroën France.
La ë-C3 intende in particolare assumere il ruolo della Dacia Spring, attualmente venduta a 18.900 euro. Questo blockbuster della marca rumena è stato nel 2023 il secondo modello elettrico più venduto in Francia, dietro la Tesla Model Y. Ma le sue vendite sono crollate quest’anno, poiché ha perso il suo bonus ecologico dovuto alla produzione in Cina. Secondo l’Automotive Platform (PFA), dall’inizio dell’anno sono state vendute solo 3.300 Spring, rispetto alle quasi 30.000 del 2023!
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C’è un match anche tra la nuova C3 con motore termico e la Dacia Sandero. Dal punto di vista dei prezzi, la piccola romena resta imbattibile, con un prezzo minimo di 12.240 euro, contro i 14.490 euro della Citroën. Nel segmento dei SUV compatti anche C3 Aircross e Dacia Duster sono testa a testa. Entrambi sono poco sotto la soglia dei 20.000 euro. Dopo il Mondiale, il duello tra le concessionarie continuerà senza dubbio.