La sequenza giuridica subisce un’accelerazione con la tragica morte di un ciclista a Parigi. Tre giorni dopo la morte di Paul Varry, 27 anni, investito da un automobilista, venerdì il sospettato è stato posto in custodia cautelare dopo essere stato incriminato per omicidio.
Il sospettato di 52 anni è stato arrestato poco dopo la tragedia e preso in custodia dalla polizia. Avrebbe investito deliberatamente il giovane di Saint-Ouen (Seine-Saint-Denis) con il suo SUV, al termine di un alterco stradale secondo diverse testimonianze e l’uso della videosorveglianza, ha riferito la Procura di Parigi.
La tragedia è avvenuta nel tardo pomeriggio di martedì nei pressi della chiesa della Madeleine, nell’VIII arrondissement della capitale.
Conosciuto per atti di frode e violenza
Secondo “Le Parisien”, l’autista ha sostenuto l’ipotesi dell’incidente mortale mentre era in custodia di polizia, accusando il ciclista, che si era comportato come “un matto” e avrebbe “colpito come un matto” sul cofano della sua macchina. Il cinquantenne sostiene inoltre di aver solo tentato di “fuggire”, “terrorizzato” dall’“odio” del suo interlocutore.
Secondo le sue dichiarazioni, l’indagato stava portando la figlia 17enne dall’oculista durante la tragedia. Essendo in ritardo, ha deciso di prendere la pista ciclabile per risparmiare tempo.
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Durante il viaggio, avrebbe superato il semaforo rosso e avrebbe preso…
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