Gérard Larcher “sbalordito” dalle parole di Emmanuel Macron

Gérard Larcher “sbalordito” dalle parole di Emmanuel Macron
Gérard Larcher “sbalordito” dalle parole di Emmanuel Macron
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Di Martin Lagrave

Pubblicato
31 minuti fa,

aggiornato 15 minuti fa

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Dopo i commenti riportati dal Presidente della Repubblica che ha affermato che Benjamin Netanyahu “non dovrebbe dimenticare che il suo Paese è stato creato per decisione dell’ONU”, il Presidente del Senato ha denunciato una “ignoranza della storia” di quest’ultimo.

Una piccola frase che continua a suscitare polemiche. Due giorni dopo la pubblicazione sulla stampa delle affermazioni di Emmanuel Macron su Israele, tocca a Gérard Larcher criticare il capo dello Stato. Questo giovedì, ha detto il presidente del Senato “stordito” osservazioni del presidente, denunciando a “ignoranza della storia” di quest’ultimo che aveva affermato che Benyamin Netanyahu non avrebbe dovuto “non dimenticare che il suo paese è stato creato con una decisione delle Nazioni Unite”. Riferimento alla risoluzione 181 adottata nel novembre 1947 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, che prevede la spartizione della Palestina in uno stato ebraico e uno stato arabo. “Si tratta innanzitutto di un malinteso sulla storia della nascita dello Stato di Israele (…) Dubitare dell’esistenza di Israele tocca per me questioni fondamentali”ha lanciato il terzo personaggio dello Stato su Europe 1 e CNews.

Garantire di no “non sospettare nulla” il presidente Gérard Larcher ha messo in dubbio per la seconda volta la conoscenza storica di Emmanuel Macron: «Si ricordava della Dichiarazione Balfour? È a conoscenza di ciò che è accaduto durante la Shoah? si è lasciato prendere la mano, affermando che c’era “come un dubbio” sul fatto che Emmanuel Macron potrebbe mettere in dubbio la legittimità dell’esistenza dello Stato ebraico. “Non lo sospetto di nulla, dico che il diritto di Israele ad esistere non è né discutibile né negoziabile”ha aggiunto ancora. martellandolo “Il diritto di Israele ad esistere non è né discutibile né negoziabile”il senatore 75enne ha tuttavia esortato Tel Aviv a farlo “rispetto” la Forza ad interim delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL), più volte presa di mira negli ultimi giorni dall’esercito israeliano.

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