Conosci la differenza tra Ascensione e Assunzione?

Conosci la differenza tra Ascensione e Assunzione?
Conosci la differenza tra Ascensione e Assunzione?
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Questo giovedì 9 maggio, giorno festivo per i francesi, i cristiani celebrano l’Ascensione di Cristo. Confusa talvolta con l’Assunta, è una delle più grandi feste liturgiche.

Chi conosce ancora con precisione l’origine del“Ascensione” ? Questa festa viene spesso confusa con quella dell’Assunta. La loro vicinanza fonetica può creare confusione. L’Ascensione, la cui data cambia a seconda della Pasqua, e l’Assunzione, iscritta nel calendario liturgico il 15 agosto, segnano rispettivamente l’ascesa al Cielo di Gesù e di sua madre Maria. Ma non è lo stesso miracolo. L’etimologia di queste due parole indica la particolarità di ciascuna. La conosci?

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Il termine “ascensione” deriva dalla parola latina “assunzione”. Vuol dire che noi “cavalca te stesso”. Quella di “Assunzione” deriva dal latino “assumere”che significa “assumere, prendere con sé”. La Vergine Maria infatti non sale al cielo per potenza propria, ma grazie alla potenza di Dio. I Vangeli tacciono sui suoi ultimi istanti. Lo scrisse nel IV secolo il vescovo Epifanio di Salamina “La Scrittura ha taciuto completamente a causa della grandezza del miracolo”. Ma molti teologi, molto presto, affermarono che la madre di Gesù non poteva conoscere la degradazione del corpo e doveva necessariamente essere ascesa al Cielo con, non solo la sua anima come gli altri uomini, ma anche il suo corpo. L’Assunzione come a “dogma”cioè un punto infallibile della Rivelazione cristiana, fu proclamato tardi, nel 1950, da Papa Pio XII.

Invio in missione

Al contrario, l’Ascensione di Cristo è raccontata più volte nei Vangeli. La scena si svolge quaranta giorni dopo la sua Resurrezione. Nel tempo successivo alla Pasqua, Gesù apparve regolarmente agli undici discepoli, dopo che Giuda lo aveva tradito, e li inviò “annunciare il Vangelo a tutta la creazione”promettente “segni che accompagneranno chi diventa credente”. Il Vangelo secondo San Marco continua così: “Il Signore Gesù, dopo aver parlato loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio”. Stessa versione in San Luca: “Mentre li benediceva, si separò da loro e fu portato in cielo. »

Gli Atti degli Apostoli, libro della Bibbia che racconta gli inizi della Chiesa e la trasmissione della fede cristiana nel mondo greco-romano, si apre con questo miracolo dando maggiore precisione: è scritto che è ” una nuvola “ che nasconde Gesù agli occhi dei discepoli, e che poco dopo la sua scomparsa, due uomini vestiti di bianco si rivolgono loro così: “Questo Gesù, che da voi è stato assunto in cielo, ritornerà nello stesso modo in cui lo avete visto andare in cielo. » Le poche parole di Gesù prima della sua Ascensione annunciano la Pentecoste, celebrata quest’anno domenica 19 maggio: “Riceverai potenza quando lo Spirito Santo scenderà su di te. »

Il Catechismo della Chiesa Cattolica definisce quindi la festa dell’Ascensione di Cristo come segue: “Segna l’ingresso definitivo dell’umanità di Gesù nel dominio celeste di Dio dal quale ritornerà”. (n°665) Il “Credo”O ” Io credo in Dio “recitato durante la Messa e che riassume la fede cristiana, è molto chiaro sulla verità incontestabile di questo miracolo per i cristiani, dicendo di Cristo: “Ed ascese al cielo”. Il simbolismo di questa celebrazione è quindi molto grande: un richiamo alla dignità del corpo umano, ma anche “della dimensione spirituale dell’uomo”. Come ha spiegato l’abate di Tanoüarn nelle colonne di Figaro questa celebrazione assume forse oggi ancora più importanza a causa del contesto di scristianizzazione, che “in un’epoca in cui gli esseri umani si concepivano spontaneamente come animali spirituali”.

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