“André’s Extravagant Journey”, la nuova mostra alla Maison à Nevers fino a dicembre

Questa mostra di una cinquantina di pezzi è una prima grande retrospettiva dell’opera di Thierry Falisse. Dipinti, sculture e anche foto, le sue opere sono l’eco di un passato che non è il suo, ma che ha segnato radicalmente la sua arte. Perché lo stravagante viaggio annunciato è quello di suo padre, André, un franco-belga che ha trovato l’amore in Corea.

Partenza per la Corea

Thierry Falisse, già pittore riconosciuto, un giorno decise che i vecchi album di foto di famiglia che raccontavano il viaggio di suo padre in Corea negli anni ’50, il suo impegno umanitario lì, l’incontro con sua madre, non erano più sufficienti. Dovevano aprirsi a qualcosa di più grande della semplice storia personale. Dovevano diventare materiale per il suo lavoro.

Thierry Falisse è poi partito per la Corea per un viaggio artistico. Anche per confrontarsi con questi legami di sangue così distanti. Lo scontro tra tradizione e modernità e la difficoltà di comunicare con questa famiglia alla fine del mondo diventeranno la bussola della sua produzione. Creando dipinti meno colorati e più figurativi, Thierry Falisse si sforzerà di lasciarsi andare e immaginare opere più scintillanti e concettuali. “Ha cambiato radicalmente il mio lavoro”, spiega. “C’era un primo dipinto con i fantasmi. L’ho fatto sudando, quasi con violenza. E ha aperto la strada a qualcos’altro”.

Ambasciatori della Camera

Quando Thierry Palisse lavora, “a volte ci sono degli scatti d’ira. Ma lo si fa più nella tensione, nella ricerca. Quindi il controllo rimane una parte della mia identità. » Un’identità ricca e complessa da scoprire alla galleria Jean-Montchougny.