Brahim Merad lo ha annunciato ieri da Bouira: l’Algeria riceve una sesta forza aerea canadese

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Il Ministro dell’Interno, degli Enti Locali e della Pianificazione Regionale, Brahim Merad, si è compiaciuto ieri del grado di preparazione e di intervento delle unità della Protezione Civile mobilitate per far fronte alle catastrofi naturali.

Merad, recatosi a Bouira, dove da sabato scorso si sta svolgendo un’esercitazione di simulazione di un terremoto di magnitudo 6,8 della scala Richter, che richiederà l’intervento di grandi unità, ha rassicurato sulle capacità di intervento dei vigili del fuoco algerini.

“Rassicuro che disponiamo dei mezzi necessari che ci permettono di affrontare qualsiasi catastrofe, siano essi terremoti, inondazioni o incendi boschivi”, ha dichiarato.

Il signor Merad, accompagnato dal Direttore Generale della Protezione Civile, Boualem Boughlef, dal Direttore Generale della Sicurezza Nazionale (DGSN), Ali Badaoui, e dal Direttore Generale della Protezione Civile della Tunisia, ha ispezionato i DRPI di 42 wilaya del paese che sono partecipando a questa manovra iniziata giovedì e che prevedeva la simulazione di un terremoto.

Il ministro si è recato alla base operativa e di vita situata a Oued El Berdi dove ha visitato le diverse unità e servizi, nonché il magazzino dei materiali e delle attrezzature utilizzate nell’esercitazione.

Questa manovra internazionale organizzata a Bouira è stata anche l’occasione per valutare e testare il grado di coordinamento e organizzazione tra le diverse squadre operanti sul terreno.

Il ministro, ricordando che lo Stato sta lavorando, attraverso tutte le sue istituzioni, per mobilitare tutti i mezzi, soprattutto quelli materiali, per evitare scenari catastrofici difficili da controllare e gestire, in particolare gli incendi boschivi, ha annunciato l’acquisizione di una sesto Canadair.

L’Algeria, come ricordo, ha ricevuto cinque aerei da bombardamento d’acqua acquistati come parte del piano nazionale di lotta contro gli incendi. “Si tratta di misure anticipatrici. Queste risorse aeree rafforzano i mezzi già esistenti, con l’obiettivo di proteggere i nostri concittadini e le nostre riserve naturali”, ha indicato.

Tali misure riguardano principalmente l’apertura di sentieri forestali, lo sviluppo di bacini idrici e piste di atterraggio e decollo per gli elicotteri mobilitati per spegnere questi incendi. Da notare che a questa manovra internazionale partecipa una squadra della Protezione civile tunisina, composta da una cinquantina di agenti di ogni grado.

Secondo il colonnello Achour Farouk, ispettore principale della DGPC, si tratta di un’esercitazione per simulare un terremoto di magnitudo 6,8 della scala Richter, che causerà perdite di vite umane e danni significativi al tessuto urbano, alle infrastrutture e alle case in quattro comuni, vale a dire Oued El Bardi, El Hachimia, Sour El Ghozlane e El Asnam. La manovra vide la partecipazione di 4000 elementi di ogni grado.

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