Negoziati fermi e Al-Jazeera tagliata… Uno sguardo indietro a una giornata ad alta tensione

Negoziati fermi e Al-Jazeera tagliata… Uno sguardo indietro a una giornata ad alta tensione
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La speranza di una tregua sta svanendo ancora un po’. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato domenica di aver rifiutato la richiesta di Hamas che chiedeva che l’accordo di tregua attualmente in discussione al Cairo prevedesse la fine definitiva delle ostilità nella Striscia di Gaza. Allo stesso tempo, ha interrotto la trasmissione di Al-Jazeera, un canale del Qatar, uno dei paesi mediatori nel conflitto. Uno sguardo indietro a una giornata ad alta tensione.

La dichiarazione di Netanyahu…

“Quando Israele mostra la sua buona volontà, Hamas persiste nelle sue posizioni estreme, guidato dalla richiesta del ritiro delle nostre forze dalla Striscia di Gaza, della fine della guerra e del mantenimento di Hamas. Israele non può accettarlo”, ha dichiarato Benjamin Netanyahu durante un Consiglio dei ministri. Nelle sue parole, “capitare” alle richieste del movimento palestinese rappresenterebbe “una terribile sconfitta” per Israele.

Mentre aumentano gli sforzi per una tregua, Benjamin Netanyahu continua a proclamare la sua intenzione di condurre un’offensiva di terra su Rafah che costituisce, secondo lui, l’ultima grande roccaforte di Hamas a Gaza. Emmanuel Macron, che “ha parlato al telefono” con Benjamin Netanyahu, “ha incoraggiato” quest’ultimo “a portare avanti questi negoziati che potrebbero portare al rilascio degli ostaggi, alla protezione dei civili attraverso un cessate il fuoco e alla de-escalation regionale. Invano.

La risposta di Hamas

Poche ore prima della ripresa dei negoziati domenica al Cairo, un funzionario di Hamas ha affermato che il suo movimento “non accetterà in nessun caso un accordo che non preveda esplicitamente la fine della guerra”. Il leader di Hamas Ismail Haniyeh ha dichiarato in un comunicato che Benjamin Netanyahu vuole “inventare continue giustificazioni per la continuazione dell’aggressione, l’estensione […] del conflitto e il sabotaggio degli sforzi compiuti dai vari mediatori e dalle parti”.

Il canale Al-Jazeera chiuso, un simbolo forte

Allo stesso tempo, Benjamin Netanyahu ha annunciato la decisione “unanime” del suo governo di chiudere il canale Al-Jazeera, un canale del Qatar, uno dei paesi mediatori nel conflitto. Nel tardo pomeriggio non era più disponibile. Un simbolo forte che allontana ulteriormente la speranza di trovare un accordo in questo conflitto.

L’esercito israeliano ha ripetutamente affermato che i giornalisti di Al-Jazeera sono “agenti terroristici” affiliati ad Hamas e al suo alleato Jihad islamica a Gaza. Il canale nega queste accuse e accusa Israele di prendere di mira sistematicamente i suoi dipendenti nella Striscia di Gaza.

La decisione di Israele è “una misura di ritorsione contro il ruolo […] “Che cosa gioca Al-Jazeera nel mettere in luce i crimini” dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza e nella Cisgiordania occupata, ha affermato in un comunicato il movimento islamico palestinese, denunciando “il culmine di una guerra contro i giornalisti israeliani”, con la denuncia “scopo di nascondere la verità”.

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