“Il Real mi chiede di vincere le partite, non di dare minuti ai giovani”

“Il Real mi chiede di vincere le partite, non di dare minuti ai giovani”
Descriptive text here
-

L’allenatore Carlo Ancelotti è intervenuto in conferenza stampa dopo la vittoria per 3-0 del Real Madrid sul Cadice sabato al Bernabéu.

Che bilancio trai da questa 36esima Liga?

Per fare il punto bisogna aspettare, perché non siamo ancora campioni, ma finora è stato spettacolare, con molta continuità, quasi senza errori. Il vantaggio che abbiamo in termini di punti è meritato.

È difficile affrontare questa situazione? In attesa di scoprire se sono campioni?

E’ ovviamente una gioia repressa, perché manca poco anche alla partita più importante della stagione (il Bayern), ma possiamo essere contenti. Sono partite difficili da preparare, perché abbiamo mercoledì in testa, ma i giocatori meno titolari hanno giocato al 100%, come contro il Real. Portiamo pazienza, aspettiamo, perché mercoledì dovremo recuperare e la giornata è molto vicina.

Attualmente è 1-1 tra Girona e Barcellona (se il Barça non vince, il Real è campione). Preferiresti essere campione oggi?

Non importa se è oggi, domenica o quando vuoi. Ce lo siamo meritato e dobbiamo guadagnarcelo, tutto qui. Il quando non cambia molto.

La cosa di cui sei più orgoglioso è aver subito così pochi gol?

Penso di sì. Abbiamo iniziato a difendere bene, meglio, con impegno collettivo. Gli infortuni di inizio stagione ci hanno permesso di capire che non sono i singoli a compensare, ma il gruppo.

Qual è il tuo momento preferito della stagione?

Il gol di Bellingham contro il Barcellona, ​​che ci ha portato avanti di 11 punti. I Cibele? Domani ci si allena e stasera ognuno fa quello che vuole, ma non c’è niente di organizzato. Dobbiamo pensare a mercoledì.

Cosa è cambiato rispetto a due anni fa? La situazione era quasi identica, poi sei andato a Cibeles?

La situazione è diversa. Due anni fa era nelle nostre mani, perché se battevamo l’Espanyol saremmo diventati campioni, ma oggi non è più così. Se dovremo fare festa, lo faremo domenica prossima, cosa che i tifosi capiscono perfettamente. Non abbiamo ancora vinto, quindi non possiamo pensare allo scenario “se il Barcellona vince…”. Non c’è niente da fare. Saremo a casa, tranquilli e penseremo al Bayern.

Quali sono i tuoi progetti per Courtois nella Liga?

E’ tornato, ha bisogno di minuti e in queste partite lo metto, come Militao, a cui manca ancora qualcosa, ma sta facendo progressi e sta meglio rispetto a una settimana fa. Passo dopo passo.

Tredici mesi senza perdere in casa, imbattuto in Champions League… Come gestirlo mercoledì?

Lo spogliatoio, per quello che vedo, è molto tranquillo e avrà tempo per migliorare fisicamente. L’obiettivo è essere al 100% mercoledì, dove avremo la possibilità di giocare 90 minuti qui e qualificarci per un’altra finale. Non c’è motivazione più grande di quella di finire una stagione che è stata spettacolare.

Come sta Bellingham?

Sta andando molto bene. Si è completamente ripreso, ma aveva bisogno di giocare un po’, come Vinicius, quindi lo abbiamo portato qui. Mercoledì sarà in ottima forma.

La persona di cui sei più orgoglioso è Davide?

Come Francesco, Simone, Mino, Antonio… abbiamo tante persone che lavorano molto bene, che mi danno tantissimo entusiasmo, cosa che non sempre riesco ad avere, perché inizio a invecchiare!

Ti penti di non aver concesso più minuti a Güler e perché oggi non ha giocato 90 minuti?

Arda ha ottenuto il ruolo che avrebbe dovuto, perché è molto giovane. Sta iniziando a far vedere le sue qualità… e oggi l’ho tirato fuori perché volevo gambe fresche e vincere la partita, che è quello che mi ha chiesto il Real Madrid quando ho firmato il contratto, vincere le partite, non dare minuti ai giovani persone. Vedo che è sulla strada giusta e questo è positivo. La transizione continua mentre i giovani stanno progredendo e i veterani sono ancora ad un livello fantastico.

Cosa direbbe ad Ancelotti, quello tanto criticato a settembre dopo la sconfitta al Metropolitano?

(ride) Abbiamo lavorato così bene che non ci sono molti “ma” (ride ancora), ma ce ne sono ancora alcuni. A volte vinciamo, ma non giochiamo molto bene. Oppure segniamo 100 gol, ma non giochiamo molto bene. Dico spesso: “Parlami del mare, marinaio”.

-

PREV Nike dimezza il prezzo di queste sneakers Jordan Max Aura 5 di alto livello
NEXT LIVE – Benjamin Netanyahu annuncia la chiusura del canale Al-Jazeera in Israele | TV5MONDE