Tassazione PER in caso di morte: quali sono i vantaggi?

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Articolo scritto da Pregate per Ramasindray 10 ottobre 2024 – 8 minuti di lettura

Se stai cercando di pianificare la tua pensione, il Piano di risparmio pensionistico (PER) è un’ottima soluzione. Ma hai considerato cosa accadrebbe ai tuoi risparmi in caso di tua morte? Mes Allocs è qui per illuminarti su Tassazione PER in caso di morteal fine di assicurare la trasmissione del tuo patrimonio ai tuoi cari.

La trasmissione del PER e la sua tassazione

In caso di decesso del titolare del PER, le somme risparmiate vengono destinate ai beneficiari designati nel contratto. La tassazione applicata per questo tipo di trasmissione dipende da diversi fattori, come l’età alla morte e il tipo di PER.

L’eredità di un PER parzialmente rilasciata al momento del pensionamento

Se il detentore del PER ha iniziato a ritirare i suoi risparmi sotto forma di capitale frazionato prima della sua morte, l’importo residuo viene trasmesso ai beneficiari. La tassazione applicabile dipende dall’età del defunto al momento della morte:

  • Morte prima dei 70 anni : è concessa una riduzione di 152.500 euro per beneficiario sul valore del capitale trasferito. Se si supera questa soglia si applica un prelievo del 20% fino a 700.000 euro, poi del 31,35% oltre.
  • Morte dopo i 70 anni : il saldo restante è compreso nel patrimonio ed è soggetto a imposta di successione previa riduzione globale di € 30.500, distribuita tra tutti i beneficiari.

L’eredità di un PER non rilasciata al momento del pensionamento

In caso di decesso del titolare di un Piano di risparmio previdenziale (PER) prima che abbia iniziato a prelevare i suoi risparmi, la tassazione è simile a quella di un PER parzialmente liberato. Si tenga presente che, in questo caso, tutto il capitale accumulato viene trasmesso ai beneficiari designati.

Tassazione PER in caso di morte: due regimi distinti

In caso di morte, la tassazione del PER cambia a seconda del tipo di piano che hai sottoscritto: conto titoli o contratto assicurativo.

Previdenza sotto forma di conto titoli: quale tassazione in caso di decesso?

Quando si apre un PER sotto forma di conto titoli in una banca, il capitale accumulato fa parte dell’eredità e sarà soggetto all’imposta di successione secondo le regole consuete. Ciò significa che l’intero valore del capitale viene conteggiato come parte del patrimonio ereditario, il che può modificare l’importo delle imposte che i beneficiari devono pagare. Tuttavia, il coniuge superstite è completamente esente dall’imposta di successione sulla sua quota.

Previdenza sotto forma di contratto assicurativo: quale tassazione in caso di decesso?

Se il Previdenza viene stipulato sotto forma di contratto assicurativo, la tassazione applicabile in caso di decesso è paragonabile a quella dell’assicurazione sulla vita, anche se ci sono alcune sfumature di cui tenere conto. In caso di decesso del titolare, le somme trasmesse ai beneficiari designati beneficiano di riduzioni, che riducono l’importo soggetto ad imposta di successione. Inoltre, i prelievi fiscali possono cambiare a seconda degli importi coinvolti e dei beneficiari.

Qual è la riduzione applicabile alla tassazione PER in caso di morte prima dei 70 anni?

In caso di morte del titolare del PER prima dei 70 anni, riduzione di 152.500 euro sull’importo del capitale trasferito. La riduzione è individuale per ciascun beneficiario, indipendentemente dal rapporto di parentela con il defunto.

Per la parte del capitale che supera i 152.500 euro per beneficiario è stato previsto uno specifico prelievo fiscale per regolare la trasmissione dei fondi. Tali prelievi sono suddivisi in due tranche:

  • Per la quota di capitale compresa tra 152.500 e 700.000 euroviene applicata un’aliquota del 20%. Questa aliquota si applica solo alla parte del capitale compresa in questa fascia, il che consente di ridurre l’impatto fiscale per importi inferiori a 700.000 euro.
  • Per qualsiasi somma superiore a € 700.000viene applicata un’aliquota più elevata pari al 31,25%.

Quali sono le specificità della trasmissione del PER al coniuge in caso di decesso?

Se un titolare del PER muore, i suoi risparmi possono essere trasferiti al coniuge superstite. La legge prevede specifiche misure per garantire la tutela del coniuge, consentendogli così di conservare i risparmi accumulati senza subire uno svantaggio fiscale.

Concretamente, il coniuge superstite beneficia di una doppia esenzione:

  • Esenzione totale dall’imposta di successione : a differenza degli altri beneficiari, il coniuge non sarà soggetto all’imposta di successione sul capitale che riceve dal PER del suo partner defunto. Questa esenzione è valida indipendentemente dall’importo risparmiato nel PER e dall’età del titolare al momento della sua morte.
  • Esenzione da detrazioni speciali : in caso di morte prima dei 70 anni si applicano le trattenute del 20% e del 31,25% sulla parte del capitale trasferito che eccede la riduzione di 152.500 euro per beneficiario. Anche il coniuge superstite beneficia di un’esenzione da tali imposte.

In breve, il coniuge riceve l’intero risparmio PER senza essere soggetto a tassazione, sia che la morte avvenga prima o dopo i 70 anni.

Qual è la riduzione applicabile alla tassazione PER in caso di decesso dopo i 70 anni?

In caso di morte del titolare del PER dopo aver compiuto 70 anni, viene applicata una riduzione di 30.500 euro su tutti gli importi trasmessi ai beneficiari.

Questa riduzione è specifica e riguarda tutti i contratti di assicurazione sulla vita e PER posseduti dal defunto. Non viene distribuito individualmente a ciascun beneficiario. Per il PER la riduzione di 30.500 euro si applica solo alle azioni pagate dopo il 70° anno di età del defunto. Le somme versate prima di tale età beneficiano invece di una riduzione di 152.500 euro per beneficiario.

La riduzione di 30.500 euro è ripartita tra tutti i beneficiari dei contratti interessati, indipendentemente dal loro numero o dal loro rapporto con il defunto.

Dopo aver applicato la riduzione di 30.500 euro, il restante capitale del PER rientra nel patrimonio del defunto ed è soggetto all’imposta di successione.

Nel calcolo dell’imposta di successione occorre tenere conto di diversi elementi:

  • La relazione : l’aliquota fiscale dipende dal grado di parentela tra il defunto e ciascun beneficiario.
  • Valore imponibile netto : corrisponde al valore dei beni trasferiti al netto della riduzione e degli eventuali debiti.
  • La scala progressiva : le aliquote fiscali variano a seconda del valore della quota imponibile netta.

Caso particolare della liquidazione del PER in capitale o in rendita

In caso di decesso dopo la liquidazione del PER, la trasmissione del capitale residuo o della rendita varia a seconda della modalità di uscita scelta.

Prelievi di capitale :

  • Il restante importo è soggetto a imposta di successione previa riduzione di € 30.500.
  • Il coniuge superstite non paga l’imposta di successione.

Prelievi di rendita vitalizia :

  • Senza reversione : la rendita si ferma alla morte.
  • Con reversione : la rendita viene corrisposta ai beneficiari che restano soggetti all’imposta di successione. I figli e il coniuge sono esenti dall’imposta di successione.

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