un’operazione per attirare il pubblico nelle sale, appesantito dall’inflazione

un’operazione per attirare il pubblico nelle sale, appesantito dall’inflazione
Descriptive text here
-

Mathieu Priore / Crediti fotografici: AFP
13:20, 4 maggio 2024

Questo fine settimana viene organizzata la 17a edizione dell’operazione “Tous à l’opéra”. Con un obiettivo: attirare spettatori nelle sale. Perché l’arte lirica soffre di carenza di risorse finanziarie e negli ultimi mesi è gravata dall’inflazione.

Di fronte a difficoltà di bilancio, i teatri d’opera sono costretti a mettere da parte le opere o, in alcuni casi, a chiudere i battenti per un certo periodo. Nel tentativo di rinnovare il pubblico dell’opera, l’operazione “Tous à l’opéra” ritorna questo fine settimana per la 17a edizione. Sono attese 60.000 persone.

Visite ascoltando Verdi o anche giochi di fuga all’Opéra Garnier di Parigi per scoprire questo monumento storico. “Tutti all’Opera” è un incontro cruciale per Frédéric Pérouchine, direttore della Réunion des Opéras de France. “È ovvio che il pubblico dell’opera deve rinnovarsi costantemente. Abbiamo bisogno che le nostre sale siano piene per sostenere il modello economico dell’opera, che è un modello indebolito dai tagli alle sovvenzioni”, spiega -.

Conseguenza dell’inflazione

Nel 2023, il settore dell’opera ha visto meno alzate di sipario e spettacoli più costosi a causa dell’inflazione. Tuttavia, il Ministero della Cultura afferma che gli aiuti non sono diminuiti. Per Valérie Chevalier, direttrice dell’Opera di Montpellier, bisogna restare prudenti e fare concessioni. “Per esempio abbiamo deciso di rinviare ‘La Force du destin’, che è una grande opera italiana, e l’abbiamo trasformata in un concerto di gala. In pratica, una produzione d’opera costa circa 600.000 euro. In un concerto di gala, saremo tra 150 e 200.000 euro siamo in difficoltà», si preoccupa.

Un flusso teso nonostante il patrocinio e l’aiuto della metropoli di Montpellier. La soluzione resta quella di includere un nuovo pubblico nelle sue fila.

-

PREV Fine del processo sull’incidente del TGV Est, decisione il 10 ottobre
NEXT Caldo estivo alle porte: durerà?