È la caccia, la festa del nonno o qualsiasi altro motivo? C’erano solo 77 delle 110 località previste per lanciare le loro canne nell’acqua fredda dello stagno Jonchery dalle 8 del mattino in poi.
Per quest’ultima giornata della trota dell’anno, gli organizzatori hanno liberato sabato 5 ottobre, nel tardo pomeriggio, 120 kg di trote, di cui 40 kg in porzioni abbondanti, limitando la cattura a dieci pesci.
A mezzogiorno, poche trote erano state rimosse dall’acqua. Uno dei più fortunati è stato François Caudron, bolognese, che ne aveva tre in borsa.
Al ristorante, oltre alle classiche salsicce, merguez e fette di bacon, sono state offerte le andouillettes/patatine fritte, con salsa di senape all’antica, cucinate dal presidente in persona.
Comunque è stata una bellissima giornata autunnale, sia per i pescatori che per gli organizzatori. Tra poche settimane, dopo il tradizionale ripopolamento, lo stagno sarà chiuso alla pesca fino all’inizio di marzo 2025. Le novità dell’associazione possono essere seguite sulla pagina Facebook: la carpe joncheroise.