Il Montpellier chiede 500mila euro a due tifosi dopo il petardo lanciato contro il Clermont

Il Montpellier chiede 500mila euro a due tifosi dopo il petardo lanciato contro il Clermont
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L’8 ottobre, la partita di Ligue 1 tra Montpellier e Clermont è stata interrotta per un petardo esploso vicino a Mory Diaw. Giovedì scorso, la MHSC ha chiesto 500.000 euro ai due sostenitori, accusati di essere responsabili di questo incidente.

Il Montpellier ha chiesto giovedì che due dei suoi tifosi, accusati di aver lanciato un petardo dalla tribuna contro il portiere del Clermont-Ferrand in ottobre, gli pagassero più di mezzo milione di euro a titolo di risarcimento.

L’incontro tra MHSC e Clermont dell’8 ottobre, per l’ottava giornata di Ligue 1, è stato definitivamente interrotto al 91′ dopo che un potente petardo è esploso molto vicino al portiere del club ospite, Mory Diaw, mentre il Montpellier era in vantaggio per 4-2. Il portiere dell’Auvergne, nazionale senegalese, è stato evacuato in barella.

La partita è stata rigiocata a porte chiuse a fine novembre sul campo dell’MHSC (pareggio 1-1). il club è stato anche privato di un punto in classifica dal comitato disciplinare della Professional Football League (LFP).

All’udienza di martedì, l’avvocato della MHSC ha calcolato in 515.000 euro il danno del club: 18.000 euro per l’organizzazione di un “replay” a porte chiuse, 13.000 euro per la chiusura parziale di una tribuna durante due partite e soprattutto 484.000 euro per risarcire per i diritti televisivi che il club non ha ottenuto perdendo una posizione nella classifica della Ligue 1 dopo questo episodio, diritti distribuiti secondo la classifica.

Clermont ha chiesto 40.000 euro in totale

Il tribunale si pronuncerà il 16 maggio. Un uomo di 25 anni, senza precedenti penali e denunciato come il lanciatore di petardi da altri tifosi, ha ammesso di averlo lanciato, ma “con le spalle rivolte” al campo, senza mirare al portiere, per ” celebrare la vittoria” che stava prendendo forma. Ha assicurato che era stato il suo amico e coimputato a darglielo all’interno dello stadio, cosa che quest’ultimo, un apprendista cuoco di 23 anni, ha negato, pur ammettendo di essersi passato i petardi “dalle mani nelle mani” in i bagni durante l’intervallo.

Il pubblico ministero ha chiesto per il primo una pena detentiva di sei mesi con sospensione condizionale e per il secondo 200 ore di servizio sociale. Per entrambi ha chiesto anche l’interdizione dallo stadio per tre anni, accompagnata dall’obbligo di presentarsi alla polizia durante le partite dell’MHSC.

Il Clermont ha chiesto 4.000 euro per il suo portiere e 36.000 euro per le spese sostenute per il suo viaggio aggiuntivo. La difesa dei due uomini ha contestato duramente le somme richieste, “sproporzionate” e “deliranti”. “Sarebbe come condannarli a lavorare tutta la vita per ripagare il club”, ha detto uno degli avvocati.

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