“Un clima che non mi è piaciuto”, Longoria spiega le partenze di diversi dirigenti

“Un clima che non mi è piaciuto”, Longoria spiega le partenze di diversi dirigenti
“Un clima che non mi è piaciuto”, Longoria spiega le partenze di diversi dirigenti
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Pablo Longoria, presidente dell’OM, ​​spiega perché quest’estate ha deciso di separarsi da diversi dirigenti della squadra, al termine di una stagione in cui ha notato una barriera tra i giocatori e il mondo esterno.

Pablo Longoria affronta la nuova ondata di cambiamenti apportati alla squadra dell’OM quest’estate. In un’intervista a L’Equipe, il presidente dell’OM spiega perché ha deciso di separarsi da diversi dirigenti come Samuel Gigot (Lazio Roma), Jordan Veretout (Lione) o Jonathan Clauss (Nizza) in particolare.

“Dovevamo cambiare completamente la dinamica di questo gruppo”

“La risposta è semplice: se siamo arrivati ​​ottavi è per diversi motivi, giusto?” Sarebbe populismo puntare il dito solo contro i giocatori, ma dovevamo cambiare completamente la dinamica di questo gruppo, di questo spogliatoio. Volevo giocatori con un’ambizione comune, nel tempo, con la voglia di costruire”.

Il leader spagnolo vede in questi continui spostamenti della forza lavoro “un quadro molto chiaro con regole molto chiare”. Alcuni giocatori, come Pape Gueye, hanno però denunciato i metodi del club per spingere i giocatori verso l’uscita. “I dirigenti del club che diffondono false informazioni sulla stampa infangando l’immagine di un giocatore che vogliono vedere partire (e con la forza, penso che la gente sappia che è tutto falso)”, ha scritto il centrocampista senegalese partito per il Villarreal, su Instagram. “Soprattutto perché i giocatori presi di mira sono impeccabili e tutti mettono in campo per il proprio club… Che rispetto in cambio? Dopo un po’ bisogna sapersi fermare, rispettare le persone e trovare un’altra strategia”.

Un attacco che Longoria interpreta come “un riflesso protettivo che ho visto spesso all’interno del gruppo la scorsa stagione”. “Ho molto rispetto per Marcelino, (Gennaro) Gattuso e anche (Jean-Louis) Gasset”, continua. “E se ne sono accorti tutti: in questo spogliatoio aveva costruito una sorta di barriera con l’esterno, che fosse l’allenatore, i dirigenti. C’era un clima che non mi piaceva. Io ho preso male questa pubblicazione , ovviamente quando ho concluso la mia avventura con il Valencia (nel 2019), ho rispettato il club che mi ha dato un’opportunità.

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