a Tel Aviv, la commozione e la rabbia dei familiari degli ostaggi, a un anno dal rapimento

a Tel Aviv, la commozione e la rabbia dei familiari degli ostaggi, a un anno dal rapimento
a Tel Aviv, la commozione e la rabbia dei familiari degli ostaggi, a un anno dal rapimento
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Wilfried Devillers // Foto di credito: Alexi J. Rosenfeld / GETTY IMAGES EUROPE / Getty Images via AFP
7:22, 8 ottobre 2024

Un anno dopo l’attacco del 7 ottobre, le famiglie degli ostaggi israeliani ancora detenuti a Gaza si sono riunite questo lunedì sera all’Hayarkon Park, a Tel Aviv. Per lunghi minuti si sono riuniti parenti e semplici cittadini, chiedendo l’unità e la restituzione degli ostaggi.

Dolore condiviso con dignità. Per le commemorazioni del 7 ottobre a Tel Aviv, lunedì sera, 7 ottobre, le famiglie delle vittime hanno organizzato un raduno nel parco Hayarkon. In questa cornice verde, scorrono su uno schermo gigante i nomi delle 252 persone rapite da Hamas un anno fa. Poi, silenzio tra la folla, in omaggio a tutte le persone uccise durante l’attacco.

Amir Idan indossa la sua maglietta durante il tributo. Sul petto, la foto del cugino Tsachih, ancora prigioniero a Gaza. “Non posso spiegare a parole quanto siano stati difficili per me questi ultimi giorni. Ma dobbiamo resistere perché non abbiamo il privilegio di fermare la nostra lotta… Quella per la restituzione dei 101 ostaggi che sono ancora in Gaza”, spiega al microfono di Europa 1.

“Senza di loro non potremo migliorare”

Da un anno ha l’impressione di vivere una giornata interminabile: 7 ottobre 2023. Sul grande palco allestito nel parco, la madre di un ostaggio parla direttamente al figlio, anche lui a Gaza. “Sii forte figlio mio, ti aspettiamo e non perderemo la speranza”, gli disse. Parole che toccano profondamente Dror anche se non conosce direttamente alcuna vittima degli attacchi di Hamas.

“Non potremo guarire senza di loro, gli ostaggi. Per Israele, il loro ritorno è l’unico modo per guarire e poter finalmente iniziare una nuova vita”, giudica. Una cerimonia da non dimenticare mai, secondo lui. Ai piedi del palco, le carcasse di tre auto bruciate il 7 ottobre ricordano la violenza degli attentati.

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