Ogni anno, 20 professionisti dell’edilizia muoiono in seguito a una caduta dall’alto. Secondo l’Organizzazione professionale per la prevenzione dell’edilizia (OPPBTP), sono particolarmente preoccupanti i piccoli progetti, realizzati da privati. “Questi incidenti si verificano generalmente dopo una perdita di equilibrio, uno scivolamento, un disagio o il cedimento di un supporto, colpendo così molti mestieri come muratori, carpentieri, conciatetti, elettricisti, stuccatori, addetti alle facciate, impermeabilizzatori.“, precisa l’OPPBTP in un comunicato stampa.
La sua nuova guida pubblicata a fine settembre 2024, “Anticipare 21 situazioni di rischio caduta”, mira ad aiutare i professionisti a ridurre gli incidenti nel settore.
Un approccio pratico ed educativo
Destinata alle microimprese e alle PMI, la guida vuole essere sia pratica che educativa. Identifica 21 situazioni di rischio per 11 professioni target e propone soluzioni concrete per ciascun caso, accompagnate da diagrammi. Sottolinea in particolare l’importanza di disporre di adeguate attrezzature protettive e di lavoro durante i cantieri.
“Che si tratti di un tetto, di una scala, di una passerella o di una tramoggia, le cadute dall’alto spesso avvengono quando la postazione di lavoro non è idonea o la protezione è insufficiente“, spiega l’OPPBTP.
La guida deve quindi consentire alle aziende e ai professionisti di compensare queste carenze. È accompagnato da una serie di strumenti aggiuntivi (podcast, poster, schede pratiche, ecc.) disponibili sul sito Stratégiebtp.fr, gestito dall’OPPBTP.
