Sabato 28 settembre si celebra la Giornata internazionale del diritto all’aborto. Se la Francia ha inserito il diritto all’aborto nella sua Costituzione lo scorso marzo, alcuni paesi europei lo vietano totalmente o parzialmente sul loro territorio.
Ogni 26 settembre è la Giornata internazionale del diritto all’aborto. Lunedì 4 marzo la Francia è diventata il primo Paese a includere esplicitamente nella sua Costituzione l’interruzione volontaria della gravidanza (aborto).
Ma in Europa questa pagina non è ancora stata scritta: sebbene autorizzata in molti Paesi, alcuni rifiutano l’interruzione volontaria di gravidanza nel 2024.
Aborto severamente vietato
Andorra
Situato nel cuore dei Pirenei, tra Francia e Spagna, il principato di Andorra vieta severamente l’interruzione volontaria di gravidanza, anche in caso di stupro, malformazione fetale o anche in caso di pericolo per la vita della donna. madre.
Vaticano
Paese che ospita la Santa Sede, il Vaticano è uno dei pochi paesi al mondo in cui l’aborto è completamente vietato, qualunque siano le circostanze. A seconda della legge locale, possono essere applicate pene che vanno da uno a quattro anni di reclusione.
IVG Vietato, tranne che in determinate condizioni
Polonia
Paese rinomato per il suo conservatorismo e il suo rapporto con la Chiesa cattolica, la Polonia vieta l’aborto, tranne nei casi di gravidanza causata da uno stupro o da un atto incestuoso o quando la vita della madre è in pericolo.
Liechtenstein
Piccolo territorio senza sbocco sul mare tra Svizzera e Austria, il Liechtenstein non autorizza l’aborto sul suo territorio. Resta invece possibile in caso di grave pericolo per la vita della madre o in caso di stupro o violenza sessuale.
In caso di interruzione volontaria della gravidanza, le donne del Liechtenstein devono recarsi in Svizzera o in Austria. Nel 2011, il 52,3% degli elettori del Paese ha rifiutato la legalizzazione dell’aborto durante le prime 12 settimane di gravidanza o in caso di disabilità riscontrata nel nascituro.
Dipinto
Dal 28 giugno 2023 a Malta l’aborto è consentito solo nei casi in cui la vita della donna è in pericolo e il feto è condannato a morire. In passato, Malta era l’unico paese dell’Unione Europea in cui l’aborto era severamente vietato, indipendentemente dalle circostanze.
Monaco
Entrata in vigore nel 2019, la legge sull’aborto nel Principato di Monaco consente l’aborto solo in caso di stupro, incesto, malformazione fetale o pericolo per la vita della madre. Nel 2024, tuttavia, l’aborto resta illegale sul territorio monegasco, ma abortire all’estero non è più punibile penalmente.