Schermata
Dopo la morte del leader libanese Hezbollah Hassan Nasrallah, Benjamin Netanyahu ha accolto con favore una “svolta storica” per Israele e ha promesso di continuare gli attacchi contro i nemici dello Stato ebraico.
MEDIO ORIENTE – “ Se qualcuno viene ad ucciderti, alzati e uccidi il primo. » Questo è lo stato d’animo con cui si è espresso sabato 28 settembre sera il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu rivolgendosi ai suoi connazionali, al termine di una giornata che ha visto l’esercito dello Stato ebraico eliminare » Hassan Nasrallah, il leader degli Hezbollah libanesi.
Un successo descritto come “ svolta storica » dal capo del governo israeliano. E per una buona ragione: secondo lui, Israele ha “regolato i conti” con Hassan Nasrallah.
Una morte quella va avanti » la restituzione degli ostaggi
“Abbiamo regolato i conti con il responsabile dell’omicidio di innumerevoli israeliani e di molti cittadini di altri paesi, tra cui centinaia di americani e dozzine di francesi”ha dettagliato nella dichiarazione televisiva qui sottoin riferimento agli attentati commessi a Beirut nel 1983.
La lettura di questo contenuto potrebbe comportare l’inserimento di cookie da parte dell’operatore terzo che lo ospita. Tenendo conto delle scelte che hai espresso riguardo al deposito dei cookie, abbiamo bloccato la visualizzazione di questo contenuto. Se desideri accedervi devi accettare la categoria di cookie “Contenuti di terze parti” cliccando sul pulsante sottostante.
Riproduci video
All’indomani di un discorso tenuto all’Assemblea generale delle Nazioni Unite (e che avrebbe potuto servire da diversivo all’esercito israeliano per colpire contemporaneamente in Libano), Benjamin Netanyahu ha mantenuto lo stesso tono marziale. E per garantire, tra l’altro: “ Siamo determinati a continuare a colpire i nostri nemici. »
Durante questo breve intervento, Benjamin Netanyahu ha anche assicurato che la morte di Hassan Nasrallah “ va avanti » il ritorno degli ostaggi tenuti a Gaza dopo il loro rapimento durante l’attacco del movimento islamico palestinese Hamas il 7 ottobre. Un tema sul quale il Primo Ministro incontra forti avversità a livello nazionale, con molti israeliani che criticano la sua strategia e deplorano una volontà bellicosa piuttosto che una vera e propria ricerca della restituzione degli ostaggi.
Vedi anche su l’HuffPost:
La lettura di questo contenuto potrebbe comportare l’inserimento di cookie da parte dell’operatore terzo che lo ospita. Tenendo conto delle scelte che hai espresso riguardo al deposito dei cookie, abbiamo bloccato la visualizzazione di questo contenuto. Se desideri accedervi devi accettare la categoria di cookie “Contenuti di terze parti” cliccando sul pulsante sottostante.
Riproduci video