Il primo ministro giapponese Kishida Fumio ha annunciato che Giappone e Cina hanno raggiunto un accordo che consentirà la ripresa delle importazioni cinesi di prodotti ittici giapponesi.
La Cina ha sospeso tali importazioni lo scorso agosto, dopo che il gestore della centrale nucleare di Fukushima Dai-ichi ha iniziato a rilasciare nell’oceano l’acqua trattata e diluita dell’impianto danneggiato.
L’acqua usata per raffreddare il combustibile fuso dell’impianto si è mescolata con la pioggia e le falde acquifere. L’acqua accumulata viene trattata per rimuovere la maggior parte del materiale radioattivo, ma contiene ancora trizio.
Prima di rilasciare l’acqua trattata nell’oceano, il gestore dell’impianto la diluisce per ridurre i livelli di trizio a circa un settimo del livello raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per l’acqua potabile.
Il signor Kishida ha parlato ai giornalisti venerdì dopo una conversazione telefonica con il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, Rafael Grossi.
Secondo il signor Kishida, lui e il signor Grossi hanno concordato di ampliare il monitoraggio delle acque trattate nell’ambito di un programma guidato dall’AIEA.
Ha aggiunto che si sono svolti colloqui a livello operativo anche con la Cina e che le due parti hanno raggiunto un certo grado di intesa.
Il primo ministro ha affermato che Giappone e Cina hanno concordato che, sulla base dei risultati del monitoraggio aggiuntivo, la Cina riprenderà le importazioni di prodotti marini giapponesi che soddisfano gli standard di sicurezza cinesi.
Il signor Kishida ha affermato che non è ancora chiaro quando riprenderanno le importazioni, ma ritiene che la ripresa sarà graduale.
