Margaux Fodéré / Crediti: MAGALI COHEN / HANS LUCAS / HANS LUCAS VIA AFP
13:12, 18 settembre 2024modificato a
15:11, 18 settembre 2024
In Amazon, il telelavoro è finito! Il colosso della tecnologia chiede a tutti i dipendenti dei suoi dipartimenti amministrativi di tornare in ufficio a tempo pieno. Una tendenza che stiamo osservando anche in Europa: 4 anni dopo il Covid e l’adozione diffusa del telelavoro, sempre più aziende stanno tornando sui propri passi. In Francia, secondo l’ultimo studio OpinionWay sull’argomento, l’82% dei dipendenti ha ricevuto incoraggiamenti o istruzioni dal proprio datore di lavoro per tornare in ufficio. E per alcune aziende, si tratta addirittura di più di incentivi!
Paura per la produttività
Tra i datori di lavoro favorevoli al ritorno in ufficio, 7 su 10 hanno addirittura imposto giornate obbligatorie di presenza. In pratica, molti capi non hanno mai aderito al telelavoro e preferiscono tornare al modello pre-Covid, analizza Eléonore Quarré, responsabile degli studi sociali di OpinionWay.
“Questi datori di lavoro hanno verificato cosa potrebbe dare il telelavoro e hanno due motivi principali che li frenano. Entrambi sono una paura in termini di cultura aziendale. Ma il secondo e vero motivo è la produttività, e questa paura che è stata importante fin dall’inizio del telelavoro, non ha mai veramente abbandonato i leader aziendali”.
Dirigenti molto legati al telelavoro
Questo ritorno in ufficio si osserva in particolare nei settori del commercio al dettaglio, dell’hotellerie e della ristorazione. Un po’ meno nel digitale, nel bancario o nell’assicurativo, strutture in cui ci sono anche più dirigenti. E per loro non si tratta di tornare indietro, spiega Pierre Lamblin, direttore degli studi dell’APEC, l’Associazione per l’occupazione dei dirigenti: “Oggi abbiamo un dirigente su due che telelavora almeno due giorni alla settimana, due su tre almeno un giorno alla settimana, e ce n’è uno su due che vorrebbe aumentare il numero di telelavori. In altre parole, per i dirigenti del settore privato è considerato un dato di fatto”.
Abbandonarlo sarebbe quindi un rischio molto grande per le aziende. Un dirigente su due minaccia addirittura di dimettersi se il telelavoro venisse eliminato.