Il trio accusato di aver ucciso tre persone e di averne ferite altre due sparando una raffica di 26 colpi in pieno giorno nel settore di Rivière-des-Prairies non sospettava sicuramente che il crimine sarebbe stato ripreso in diretta da una telecamera di sorveglianza, agevolando così le indagini della polizia.
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“La telecamera era posizionata sopra l’appartamento in cui si trovavano le vittime, le immagini erano nitide”, ha spiegato l’investigatore David Simard, durante la sua testimonianza al tribunale di Montreal.
L’agente stava testimoniando al processo di Clifford Domercant-Barosy, Stevenson Choute e Jonas Castor, accusati, tra le altre cose, di tre capi di imputazione per omicidio di primo grado per una sparatoria avvenuta il 2 agosto 2021.
Quel giorno, un gruppo di persone stava festeggiando un compleanno in un appartamento sul Boulevard Perras. L’atmosfera era amichevole e le persone parlavano tra loro sia nell’appartamento che nel cortile.
Foto Agenzia QMI, Thierry Laforce
In pochi secondi
La festa è stata però rovinata alle 18.51 quando due veicoli sono passati davanti al locale. Il filmato mostra un’auto che rallenta prima che il passeggero tirasse fuori una pistola e iniziasse a sparare ai partecipanti alla festa.
Lo scenario si è ripetuto appena un secondo dopo, con l’arrivo di un secondo veicolo.
“Due persone sono state colpite alla testa, un’altra allo stomaco. Una persona è stata colpita a entrambe le cosce, un’altra al piede. Si sono sentite grida di dolore”, ha detto M.e Claude Berlinguette-Auger della Corona all’apertura del processo questa settimana.
Tuttavia, nonostante non si potessero vedere i volti degli occupanti dei veicoli, hanno messo la polizia sulle loro tracce.
“Abbiamo iniziato a cercare due auto”, ha detto l’investigatore alla giuria, descrivendo una Mazda e una Pontiac.
Ripreso in video
E grazie alle numerose telecamere di sorveglianza sparse per Montreal, non è stato complicato ottenere immagini dei sospettati.
Ad esempio, uno di loro è stato visto fare rifornimento di benzina in una stazione di servizio e poi entrare in un minimarket. Quel giorno, altre telecamere hanno seguito i percorsi dei sospettati, portando infine all’arresto degli individui una volta raccolte prove sufficienti per accusarli.
La Corona ha potuto contare anche sul conducente di uno dei veicoli, che ha voltato la giacca e che dovrebbe testimoniare contro i suoi presunti complici.
“Porterà il punto di vista [des assaillants]la Corona aveva detto. La difesa vorrà screditarlo e farlo passare per bugiardo, dipenderà da voi [les jurés] per decidere.”
Sia Domercant-Barosy che Choute e Castor si sono dichiarati non colpevoli di ogni capo d’imputazione. Il processo, presieduto dal giudice Alexandre Boucher, dovrebbe durare alcune settimane.
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