Tredici persone sono morte di “colpo di calore” negli ultimi giorni in Bolivia, ha detto lunedì il governo boliviano, mentre le autorità meteorologiche hanno segnalato temperature record nel paese.
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Il ministro della Sanità, Maria René Castro, ha annunciato che 13 persone sono morte nel dipartimento di Santa Cruz (est), al confine con il Brasile.
“Queste persone sono morte di colpo di calore”, ha detto, precisando che tutte le vittime soffrivano anche di patologie pregresse come il diabete o l’ipertensione.
Nel “100% dei casi si è verificata una disidratazione grave o da moderata a grave. Questo è il motivo per cui queste persone sono morte”, ha aggiunto.
Il Servizio nazionale di meteorologia e idrologia (Senamhi) ha riferito lunedì separatamente che almeno 15 città nel nord, est e sud-est del paese hanno registrato record di caldo.
-Nei villaggi di Santa Cruz la temperatura era compresa tra 36°C e 41°C, secondo Senamhi.
-Marisol Portugal dell’agenzia meteorologica statale ha citato come esempio il picco di caldo estremo registrato nella città di Yacuiba – al confine con l’Argentina – dove il termometro ha raggiunto i 44,9°C, battendo il record del 1974 che era di 43°C.
Oltre al caldo, nei dipartimenti di Santa Cruz, Beni (nord-est) e La Paz (ovest) si registra una notevole quantità di fumo derivante da incendi boschivi non ancora domati.
Tra domenica e lunedì, i voli all’aeroporto internazionale Viru-Viru che servono la città di Santa Cruz de la Sierra sono stati ritardati o sospesi.
Il ministro della Difesa Edmundo Novillo ha dichiarato in una conferenza stampa che il governo sta cercando la cooperazione internazionale per spegnere gli incendi.
La richiesta è stata avanzata dal governo venezuelano, che nelle prossime ore schiererà una trentina di vigili del fuoco specializzati.
L’aumento della temperatura è aggravato dall’incendio di foreste e praterie, una pratica utilizzata per aumentare le superfici agricole.
Secondo l’ultimo rapporto del Ministero dell’Ambiente boliviano, quest’anno le fiamme hanno consumato 2,9 milioni di ettari, di cui 2 milioni di ettari di macchia e praterie e 935.000 ettari di foreste.