Una figura essenziale del cinema francese da più di 10 anni, Camille Cottin moltiplicare i progetti a un ritmo vertiginoso.
Di C’era una volta, c’era una volta ha Sigarette e cioccolata caldadi passaggio Tale madre, tale figlia, Scaricato, Foto di famiglia, Prima vacanza o anche L’Abbagliatol’attrice 46enne vanta una serie di successi.
Talentuosa e versatile, aveva scelto anche di mettere in pausa per sei lunghi anni la sua carriera teatrale per dedicarsi al grande schermo. Oggi, spinta da un pizzico di nostalgia, Camille Cottin realizza il suo grande ritorno sul palco.
Camille Cottin torna a teatro dopo una lunga pausa
Dal 7 gennaio è la protagonista dello spettacolo L’incontro, adattato dal romanzo Gallo ebreo di Katharina Volckmer, pubblicato da Éditions Grasset nell’agosto 2021. Un progetto in cui interpreta “una giovane donna tedesca in transizione, incontra il suo ginecologo a Londra. Gli trapianterà un pene circonciso. Mentre lui la esamina a lungo e minuziosamente in vista dell’operazione, lei si arrende, si mette a nudo“, riferisce Il parigino in un articolo pubblicato questo martedì 14 gennaio 2025.
Secondo le informazioni dei nostri colleghi, Camille Cottin brilla in uno spettacolo singolare e di grande impatto, nato da un libro fieramente femminista, divertente e crudo, che ha adattato con il regista Jonathan Capdevielle.
Fedele alla sua audacia, incarna brillantemente questo universo progressista, evolvendosi tra posture evocative, trasformazioni sceniche e una messa in scena tagliente e giocosa. Un progetto audace che riflette pienamente la sua coscienza femminista e il suo gusto per esperienze teatrali uniche.
Uno spettacolo impegnato
Sempre secondo Il parigino, Camille Cottin esplora perfettamente la dissociazione tra corpo e mente con una performance intrigante.
La sua voce dolce e sensuale contrasta con commenti a volte violenti, che rafforzano questa inquietante discrepanza.
Sul palco, sembra quasi una marionettaun’arte padroneggiata dal regista, formatosi alla Scuola Nazionale delle Arti dei Burattini.
Presente ogni sera in direzione, incarna la voce di un medico lontano rispondendo con parsimonia.
Insieme offrono un viaggio visivo e organico, un tuffo nei ricordi e nelle riflessioni. Il finale, potente e poetico, conferma che si tratta di uno spettacolo straordinario.
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