Taylor Fritz, numero 5 del mondo ATP, ha vinto contro Alexander Zverev, numero 2 del mondo, nella prima semifinale delle ATP Finals (6-3, 3-6, 7-6 (3)). Aspetta Jannik Sinner (1) o Casper Ruud (6) e diventa il primo finalista americano al Masters dopo James Blake nel 2006.
Il vincitore di questo incontro era tutt'altro che atteso, ma questa è la bellezza del tennis. Dopo una lunga battaglia durata 2 ore e 24, Taylor Fritz è riuscito a sconfiggere il favorito dell'incontro Alexander Zverev6-3, 3-6, 7-6 (3).
Ci aspettavamo che il tedesco fosse in continuità con le ultime partite fin dall'inizio, invece sta accadendo proprio il contrario. Oltre ad avere difficoltà a reggersi in piedi, quest'ultimo sarà davvero spintonato dal suo avversario. Molto concentrato, Fritz parte forte, senza lasciare alcuna finestra di tiro a Zverev al servizio. L'americano serve forte e preciso, mettendo a segno tutti i suoi colpi nel primo set. Nello scambio, è riuscito a tenere testa al numero 2 del mondo, in particolare durante alcuni scambi di rovescio.
Sul 3-2, sulla battuta del tedesco, quest'ultimo alza il suo livello di gioco, vedendo l'avversario sempre più in dubbio. Le risposte sono molto più potenti e Zverev fatica a riportare la palla in campo. Fritz ha poi convertito il suo secondo break point, gli unici due a disposizione nel set. Dietro, l'americano non tentenna nei suoi giochi di servizio, assicurando sempre un'ottima prima. È 6-3 ed è logico.
Alexander Zverev poi deve inseguire il risultato, cosa che non gli capita spesso ultimamente. Il numero 2 del mondo deve alzare il suo livello di gioco, lo sa ed è quello che sta facendo. Riacquista la lunghezza della palla, proprio come prima, e riesce a tenere testa a Fritz negli scambi lunghi. Sul 2-1, sul servizio dell'americano, tocca a lui alzare la voce, ottenendo le prime palle break. Prenderà il servizio del numero 5 del mondo, cercando un punto cruciale a rete.
Con questo break in tasca, Zverev passa in vantaggio in questo secondo set… ma non così facilmente. I giochi di servizio del tedesco sul 4-2 e sul 5-3 sono combattuti, ma regge. Lo scenario del girone d'andata è stato ribaltato ed è il turno del numero 2 del mondo di essere intransigente nei momenti importanti. Fritz è costretto a piegarsi: 6-3 per Zverev che recupera.
Quale sarà l’andamento di questo round decisivo dopo questa inversione di tendenza? Alexander Zverev ha dovuto lottare duramente per vincere i suoi ultimi due ingaggi, un fatto che Taylor Fritz può apprezzare, affermando che forse c'è spazio per raggiungere l'obiettivo. L'americano inizia l'ultimo set servendo per primo e il risultato: uno shutout con tre ace.
La bilancia inizia a pendere sul 2-2. Il tedesco ottiene tre break point e l'americano deve superarsi per salvarli. Dietro, i due giocatori iniziano una serie di scambi. Colpisce forte e alla fine, dopo più di 10 minuti di gioco, va per Fritz. Chi avrà lasciato le piume lì? Beh, neanche per ora. Dietro, anche il tedesco appare in tensione al servizio sul 4-3, ma regge anche lui.
L'indecisione è totale, anche se abbiamo la sensazione che una parte o l'altra potrebbero crollare. Ci saranno state occasioni da entrambe le parti per rompere, ma la mancanza di lucidità avrà avuto la meglio su entrambi i giocatori. Ed era ovviamente al tie-break che questa storia doveva concludersi, dopo nuove occasioni per Zverev sul 5-5.
Lì, anche se a fine partita sembrava stare meglio fisicamente, la mentalità di Zverev vacillerà. Quest'ultimo ha commesso diversi errori non forzati all'inizio della partita decisiva, lasciando Fritz a posizionarsi sul 4-1. Zverev si riprende sui due servizi (4-3), ma l'americano conserva il mini-break: tre match point per quest'ultimo! Con le spalle al muro, il tedesco centra il punto successivo, vedendo l'avversario concludere con un dritto vincente finale.
Questa è la settima vittoria per Taylor Fritz in 12 confronti contro Alexander Zverev, che può nutrire rimpianti, soprattutto dopo aver mancato cinque break point in quest'ultimo set. L'americano fa scalpore in questa prima semifinale delle ATP finals, invitandosi meritatamente alla finale di Torino.
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