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ATP – Shanghai > Qualificato ai quarti, anche Djokovic è molto seccato: “Capisco che non dipenda da te. Ma questo cambio di regole è incredibile”

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Decidendo quest’estate di modificare la regola del servizio riguardante il timer, che non suona più dopo che l’arbitro ha annunciato il punteggio, ma ben dopo l’ultimo colpo di racchetta del punto, l’ATP ha acceso l’ira.

Volendo accelerare il ritmo del gioco, è riuscita soprattutto ad alienare le stelle del circuito. Perché dopo il capriccio di Frances Tiafoe e lo scambio lunare tra Tsitsipas e l’arbitro Fergus Murphy, due eventi legati ai tempi supplementari al servizio, questa volta è il turno del “maestro del gioco”, Novak Djokovic, a esprimere il suo fastidio.

Facile vincitore del russo Roman Safiullin (6−3, 6–2, in 1h15), questo mercoledì nei quarti di finale del Masters 1000 a Shanghai, anche il serbo si è scagliato contro questa regola davanti all’arbitro durante un cambio di squadra alla fine della partita.

“Capisco che questo non dipende da te. Ma questo cambiamento di regole è incredibile. Per quattro anni siamo stati nella situazione in cui non riuscivamo a procurarci l’asciugamano. I raccattapalle fanno del loro meglio, ma non sono allenati. Senza nemmeno informare i giocatori, hanno messo in atto questa nuova regola. È incredibile, onestamente. Capisco. Vuoi aumentare il ritmo delle partite di tennis. Ma allo stesso tempo dobbiamo sapere se inizieremo la stagione in questo modo. Non possiamo cambiare la situazione a metà stagione. »

Pubblicato mercoledì 9 ottobre 2024 alle 13:53

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